Dall’ironia al teatro: il mondo di Gazzè
Quale sarà il Max Gazzè che vedremo a Sanremo 2013? Domanda più che legittima pensando all’eclettismo mostrato finora dal cantautore romano, pronto a tornare sul palcoscenico dell’Ariston in prima persona per la quinta volta e dopo cinque anni di assenza dall’ultima, trascorsi a completare il proprio bagaglio artistico-culturale. L’ultima sua “impresa” è stata la recitazione, nel film Basilicata Coast to Coast del 2010: impresa che gli è riuscita abbastanza bene ma c’è poco da sorprendersi pensando a come Gazzè ha sempre concepito la sua professione di cantante. In maniera ironica ma mai banale, in maniera divertita ma mai troppo distaccata: apparentemente le sue canzoni sembrano filastrocche, tale è l’orecchiabilità di ritornelli che non di rado sfruttano giochi di parole e calembour, ma se i fans di Gazzè memorizzano rapidamente i suoi pezzi non è certo solo merito delle parole ma anche grazie a musiche assai più ricercate di quanto possa sembrare ad un primo ascolto. L’ultima presenza a Sanremo risale al 2008 con “Il solito sesso”, canzone forse leggermente al di sotto delle precedenti e che non a caso segnò la fine della prima parte della carriera di Gazzè.
La musica secondo Gazzè
A Sanremo lo abbiamo rivisto anche lo scorso anno, ospite di Dolcenera nella serata del venerdì riservata alle rivisitazioni dei brani e già in quella presenza si potè intuire il passaggio verso un Gazzè più completo, particolarmente dotato verso la collaborazione con altri artisti (un percorso intrapreso già nel 2004 con i Bluvertigo di Morgan). Ma anche un Gazzè se non più intimista quanto meno più riflessivo, anche se solo apparentemente lontano dagli esordi datati 1998 quando “La favola di Adamo ed Eva” presentò un artista da subito lontano dalle banalità e dall’omologazione. L’anno successivo ecco il debutto sanremese quando con “Una musica può fare” non vinse nella Categoria Giovani ma sbancò nelle vendite dell’album e del singolo, che gli appassionati ricorderanno capace di esaltare il pezzo con un video spettacolare a bordo di un aereo al ritmo di “Una musica può fare / Salvarti sull’orlo del precipizio”.
Il video de “Una musica può fare” (1999)
“Sotto casa” di Max
In contemporanea con la sua partecipazione a Sanremo (il 14 febbraio) uscirà il nuovo album, “Sotto casa”, l’ottavo della carriera, che precederà il tour live, previsto dalla fine di febbraio con tante tappe internazionali in apertura, da Berlino a Londra fino a Barcellona, prima dell’approdo in Italia da metà marzo: il titolo dell’album è anche quello di una delle due canzoni che Max Gazzè porterà al Festival di Sanremo 2013. L’altra è “I tuoi maledettissimi impegni”, titolo estremo che si incastra perfettamente nella carriera di Gazzè. Se anche il suo Sanremo sarà superlativo bisognerà ascoltare le sue canzoni, la cui prima finalità è quella di piantare una nuova bandierina nel percorso di completamento di un artista che come pochi altri sa rifuggire dalla musica tradizionale. E che un giorno, perché no, potrebbe pure vincere Sanremo.
Festival Sanremo, gli argomenti
Potrai seguire su sdamy l’edizione in corso del Festival di Sanremo nei suoi vari aspetti:
Leave A Comment