Malika Ayane Niente Sanremo 2010
Malika Ayane Niente Sanremo 2013


Malika Ayane ‘Niente’ Sanremo 2013 Artisti/Campioni, testo video canzone

In questa sezione troverete infomazioni inerenti Malika Ayane ‘Niente’ Sanremo 2013.

Per Malika Ayane quella di quest’anno sarà la terza partecipazione al Festiva di Sanremo. La cantante 28enne “scoperta” da Caterina Caselli nel 2007 è molto apprezzata per il suo particolare timbro di voce con cui ha interpretato brani di enorme successo, tra i quali Come foglie e Ricomincio da cui (Sanremo 2009 e Sanremo 2010 rispettivamente).
La giovane cantante milanese è fresca di pubblicazione del suo terzo album dal titolo Ricreazione, uscito lo scorso settembre 2012. Il singolo Tre Cose, che fa parte di questo suo ultimo lavoro, ha avuto un enorme successo radiofonico.
Malika Ayane è inoltre autrice di alcuni brani di successo, ma le canzoni che porterà a Sanremo sono state scritte per lei dall’amico Giuliano Sangiorgi, voce dei Negramaro. I due brani sono molto diversi tra loro, ma entrambi concentrano l’attenzione sì sulle parole, ma anche e soprattutto su musica e suoni.


Malika Ayane parteciperà nella categoria ‘Campioni’ al Festival di Sanremo 2013 portando due brani, il primo è ‘Niente’ mentre la seconda canzone portata al Festival è ‘E se poi’.


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Testo Malika Ayane ‘Niente’ Sanremo 2013

Cos’ho?
Ho dei tagli sul viso
Si, ma io cos’ho?
chese sanguino rido
e mi sciolgo un po’
tanto non sento niente

Parlo con te
sempre
anche se tu sei
assente
e quelli non dicono
niente
solo un silenzio
assordante
muoio con te
sempre
quelli che parlano, parlano, parlano
ancora

Enon resta più niente
proprio niente
del cielo che abbiamo perso
rubandoci i pezzi più neri
più neri del nero
e ora più niente
c’è una stella cadente
ma era l’ultima già
e schiantandosi precipita
sulla mia pelle
lasciando un pozzo infinito
dove tutto è finito
per sempre finito
nel fondo più fondo
della libertà

Io non ho, non ho, non ho…
l’obbedienza
di chi è sparito
già da un po’
se dipingi un paradiso
io lo distruggerò
così tanto per niente

Parto da te
sempre
per tornare ad essere
niente
finisco a te
sempre
analizzando la gente
non ha più senso quel
niente
quelli che parlano, parlano e ancora
poi parlano

Enon resta più niente
proprio niente
del senso che abbiamo perso
nei gesti di un altro
che non fa più testo
e intanto ci uccide
e non lascia resto

e non resta più niente
nient’altro che niente
e il tetto l’abbiamo perso
e ormai piove a dirotto
su mobili e teste
allagando speranze
che affogano lente

nuotando nel niente
nuotando nel niente
io nuoto nel niente
tu nuoti nel niente
della libertà