Giorgios Samaras

Giorgios Samaras

 

Grecia-Costa D’Avorio 2-1: Samaras all’ultimo respiro

E alla fine arriva la Grecia. Come ad Euro 2012, quando c’è da lottare fino alla fine, con il cuore oltre che con la tecnica, l’esito è sempre lo stesso. Ad alzare le braccia sono sempre gli ellenici, che toccano vette mai esplorate: il rigore trasformato da Giorgios Samaras al 92′ spedisce la squadra di Fernando Santos agli ottavi di finale, contro Costa Rica. Più forti di un pronostico che li vedeva più che sfavoriti, di una classifica che li vedeva partire all’ultimo posto, di due infortuni nei primi 30′, e del pareggio subito nel finale. Tutto questo, con un c.t. con la data di scadenza (già scelto Ranieri come nuovo c.t.). Un modello di carattere e determinazione da seguire. Una sfida del tutto inattesa, ma che la Grecia si è conquistata con pieno merito ai danni della Costa d’Avorio, bruciata alla meta.

 

Fallimento totale per la generazione dei fratelli Tourè, scesi in campo con la morte nel cuore per la scomparsa del fratello Ibrahim, e di Didier Drogba, in campo dall’inizio, ma mai determinante. A Fortaleza il verdetto arriva sul finire, ma al termine di 90′ all’insegna di un netto predominio territoriale della Grecia, forte di tre pali. Il primo tempo è giocato su ritmi molto elevati, con capovolgimenti di fronte, ma pochi pericoli effettivi, ma la forza della Grecia è di andare oltre i due infortuni, di Kone e del portiere Karnezis. Ma il meglio Samaras e compagni lo danno in contropiede, e così arriva la prima occasione, al 33′: cavalcata di Samaras, assist per l’accorrente Holebas, e gran botta di destro sulla traversa.

 

Il prologo di quanto succederà al 42′: sanguinoso passaggio di Die a Tiotè, palla persa su pressione di Samaras, assist per Samaris, subentrato a Kone, e Barry è battuto. Una doccia fredda proprio prima dell’intervallo per gli ivoriani, che si buttano in avanti, ma con poco costrutto, nonostante l’ennesima super-partita di Aurier, di gran lunga il miglior esterno basso del Mondiale, ma i cui cross cadono regolarmente nel vuoto. Lamouchi non tocca la formazione, e anzi gli Elefanti offriranno spazi invitanti in contropiede: Barry vola su Salpingidis, poi è salvato ancora dal legno su botta dalla distanza di Karagounis. A furia di attaccare, e di abbassare la Grecia, i dribblomani di Lamouchi però trovano il pari, al 72′, con Bony, al termine di una bella azione avviata da Yaya Tourè e rifinita da Gervinho. Sembra fatta, perché la Grecia ha cuore, ma ormai poche gambe e lucidità, eppure al 92′ arriva il regalone di Sio, che abbatte in area Samaras. Il numero 7 ha la freddezza per insaccare, e scrivere una nuova pagina di storia. Anzi, di epica.

 

Grecia-Costa D’Avorio 2-1: pagelle e tabellino

Marcatori: 42′ Samaris; 74′ Bony; 92′ rig. Samaras
Grecia: Karnezis sv (24′ Glykos 6); Torosidis 6.5, Holebas 7, Manolas 7, Papasthatopoulos 6.5; Maniatis 6.5, Karagounis 7.5 (77′ Gekas sv); Salpingidis 7, Kone sv (11′ Samaris 7), Christodoulopoulos 7; Samaras 7.5. C.t.: F. Santos 7.5.
Costa d’Avorio: Barry; Aurier, Bamba, Kolo Tourè, Boka; Tiotè (61′ Bony), Serey Die; Kalou, Yaya Tourè, Gervinho (83′ Sio 4); Drogba (79′ Diomande sv). C.t.: S. Lamouchi 5.
Arbitro: Vera (Ecuador)
Ammoniti: Drogba, Diè e Kalou

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