Croazia-Messico 1-3: Kovac sbaglia, Marquez non perdona. Tricolor agli ottavi
Dopo l’eccezione del pomeriggio, con la vittoria dell’Olanda su un Cile versione ridotta, la regola che vuole le squadre americane spopolare su quelle europee trova piena realizzazione in serata. All’Arena Perrnambuco di Recife il Messico spazza via la Croazia ottenendo in scioltezza il pass per gli ottavi di finale del Mondiale. Per la Tricolor si tratta della sesta qualificazione consecutiva alla fase ad eliminazione diretta, e il bilancio parziale è più che ragguardevole: stessi punti del Brasile, che chiude primo solo per la miglior differenza reti, una sola rete subita, a gara abbondantemente chiusa contro i croati, e soprattutto un gioco ben codificato, poco spettacolare, ma solido. L’ideale per mettere in difficoltà l’Olanda nell’ottavo di sabato a Fortaleza.
La Croazia semplicemente non è esistita: il crollo subito dalla squadra di Kovac nello stesso stadio in cui l’Italia si era inabissata contro Costa Rica fa pensare a un obiettivo problema atletico per le squadre europee, ma il problema è che Mandzukic e compagni non sono esistiti neppure nel primo tempo, a teoriche parità di stato fisico. Non paga la mossa di Kovac, passato al 4-3-3 con Pranijc avanzato a centrocampo al posto di Sammir e Kovacic: il problema non sarà tanto l’esclusione dell’interista, che non entra in partita neppure quando subentra, ma nel fatto che la squadra non si ritrova nei meccanismi di gioco e nell’azionare il tridente, già poco ispirato di suo in particolare in Olic e Mandzukic.
Si salva solo Perisic, autore dell’unico tiro in porta croato, al 90’, dopo un bel duetto con Rakitic. Il Messico ringrazia, e dopo aver preso le misure nel primo quarto d’ora comincia a fare gioco come sa: esterni che scendono, triangolazioni strette, e tiri dalla distanza. Herrera centra l’incrocio dei pali al 17’, poi i ritmi si abbassano, per alzarsi soltanto nella ripresa, quando la Croazia scompare dal campo. I cambi di Kovac non rianimano una squadra cotta, a differenza di quelli di Herrera. Il Chicharito Hernandez scarica la sua rabbia per le esclusioni, e elettrizza la partita, gridando al rigore per fallo di mano di Srna, e poi procurandosi l’angolo del vantaggio, al 27’, firmato di testa da capitan Marquez. Un gol significativo cui, tre minuti dopo, segue il raddoppio, firmato da Guardado al termine di una bella azione Aguilar-Hernandez, che poi insacca il tris a dieci dalla fine. La Tricolor sogna addirittura il primo posto, ma la goleada del Brasile e il gol di Perisic, che ferma l’imbattibilità di Ochoa, cancella l’azzardo. Non però il sogno di fare lo sgambetto all’Olanda.
Croazia-Messico 1-3: pagelle e tabellino
Marcatori: 72′ Marquez; 75′ Guardado; 82′ J. Hernandez; 87′ Perisic
Croazia: Pletikosa 6; Srna 5, Corluka 5, Lovren 4, Vrsaljko 5 (58′ Kovacic 5.5); Modric 5, Rakitic 5.5, Pranijc 4.5 (74′ Jelavic sv); Perisic 6, Mandzukic 4.5, Olic 5 (69′ Rebic 5.5). C.t.: N. Kovac 4.5.
Messico: Ochoa 6; Layun 7, Rodriguez 7, Marquez 7.5, Moreno 7, Aguilar 7; H. Herrera 7.5, Vazquez 7, Guardado 7.5 (84′ Fabian sv); G. Dos Santos 5 (62′ J. Hernandez 7), Peralta 5.5 (79′ Pena sv). C.t.: M. Herrera 7.5.
Arbitro: Irmatov (Uzbekistan) 5.5
Ammoniti: Rakitic, Marquez e Vazquez.
Espulso: Rebic all’89’ per gioco violento.
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