
Sao-Paulo-Brasile
San Paolo, pur non essendo la capitale, è la città più grande del Brasile, capitale dell’omonimo Stato, nonché la più popolosa dell’intero Emisfero australe con i suoi 11.250.000 abitanti, che salgono a 20 milioni considerando la vasta area metropolitana facendo addirittura di San Paolo la terza città più vasta del mondo. Pur distante solo 70 km dall’Oceano Atlantico, San Paolo è collocata in una zona collinosa, l’altopiano Planalto Brasilero, sulla catena Serra do Mar. L’altezza media della città è di 800 metri sul livello del mare Situata sul Tropico del Capricorno, San Paolo risente di questa collocazione a livello di clima, sostanzialmente mite per gran parte dell’anno (raramente le temperature superano i trenta gradi), ma con un’elevata percentuale di piogge, anche molto intense, durante tutto il corso dell’anno. San Paolo, ancora sprovvista di uno stadio di calcio a norma Fifa, non è stata sede della recente Confederations Cup 2013, ma sarà una delle dodici città che ospiteranno il Mondiale di calcio del 2014. E non potrebbe essere altrimenti visto che stiamo parlando della città più “calcistica” dell’intero Brasile, con ben cinque squadre, quattro delle quali di livello internazionale e capaci di vincere almeno un’edizione della Coppa Intercontinentale: si tratta di Corinthians, Palmeiras e San Paolo, le tre grandi tradizionali del calcio brasiliano che non a caso formano il cosiddetto “Trio de Ferro”, ma non meno storico è il Santos, pur espressione di una città portuale distante una sessantina di chilometri dal capoluogo. Si tratta della squadra che fece grande il mitico Pelè e che ha allevato Neymar, l’ultimo prodotto del futebol brasiliano, appena trasferitosi al Barcellona. Tanti i campioni dello sport nativi di San Paolo: dai calciatori Rivelino (Campione del Mondo 1970) e Cafù fino ad Ayrton Senna, uno dei più grandi piloti di Formula Uno della storia, tre volte campione del Mondo prima di morire tragicamente durante il Gp di San Marino ad Imola nel 1994 a soli 34 anni. Paulista è anche Anita Catarina Malfatti, pittrice modernista vissuta nella prima metà del 1900. Da megalopoli qual è, San Paolo dispone di una ricchissima gamma di trasporti. Spiccano i tre aeroporti: quello Internazionale di Guarulhos, il più esteso dell’intera America del Sud, l’Aeroporto di Congonhas e quello, minore, di Campo de Marte. La metropolitana è invece estesa per oltre 70 chilometri, ma fittissima è anche la rete di autostrade, una delle quali intitolata a Senna (Rodovia Ayrton Senna) ed una ad Eurico Dutra, generale dell’esercito brasiliano e presidente della Repubblica tra il 1946 ed il ’51. Arretrata invece la rete ferroviaria.
Cenni storici San Paolo – Brasile
Il villaggio di San Paolo fu fondato nel 1554 dai missionari gesuiti Manuel da Nóbrega e José de Anchieta, nella zona dove oggi si estende la città di Santos, con lo scopo di diffondere il cattolicesimo presso la tribù indigena dei Tupi-Guarani. Tuttavia l’evoluzione della città in chiave moderna si è registrata solo durante il XVII secolo grazie ai Bandeirantes, esploratori-pionieri che individuarono l’America del Sud come luogo ideale per cercare oro, metalli e pietre preziose. San Paolo divenne ufficialmente una città nel 1711, ma lo sviluppo industriale, che ne fa la città più all’avanguardia del Brasile, avvenne solo nella seconda metà del XIX secolo soprattutto grazie alle esportazioni di caffè, che permisero il decollo dell’economia e la formazione di molti posti di lavoro nelle piantagioni. Il boom urbanistico avvenne invece solo nell’immediato secondo dopoguerra. San Paolo è considerata la “meno brasiliana” e la più cosmopolita tra le città della Nazione. Forse per il fatto che le tradizionali spiagge bisogna recarsi molto lontano dalla città, ma soprattutto per le vastissime comunità di immigrati presenti. Spiccano quella tedesca e quella portoghese, ma quelle dominanti sono quelle giapponese ed italiana. Quest’ultima, sparsa sull’intero territorio cittadino ma concentrata soprattutto nel quartiere “Bela Vista”, viene ritenuta la comunità più estesa tra quelle estere, retaggio dell’immigrazione che si registrò a partire dai primi anni del 1800 quando molti italiani, ma anche una folta rappresentanza giapponese, si recarono a San Paolo per cercare fortuna, trovando un impiego come operai nelle piantagioni di caffè.
Itinerari e luoghi da visitare San Paolo – Brasile
San Paolo è considerata una delle città guida del Brasile dal punto di vista culturale, non a caso il soprannome che l’ha resa famosa è il motto latino Non ducor, duco (“Non mi faccio condurre, conduco”). Merito dei tanti teatri e delle numerose gallerie d’arte, ma pure in parte proprio della folta comunità italiana e delle sue tradizioni culturali. La maggior parte dei centri d’attrazione culturale è collocata nella parte centrale della vastissima città, il “Centro Expandido”, molto lontano per censo e livello culturale rispetto alla periferia, dove vive la numerosa fetta più povera della popolazione. Qui ad esempio hanno sede tanto l’ateneo statale (“Universidate de São Paulo”) che quello privato (“Universidade Paulista”), frequentati ogni giorno da milioni di studenti. Largo São Francisco è invece la scuola di legge dell’Università di San Paolo, nonché il più antico ateneo dell’intero Brasile, fondato nel 1828, agli albori dell’Impero Brasiliano per volontà dell’imperatore Pietro I per favorire gli studi in giurisprudenza dei figli delle famiglie più abbienti della città. Una delle maggiori attrazioni della città è il Parco Ibirapuera, il più grande della città, esteso per quasi 2 kmq. Fu inaugurato nel 1954 per il 400° anniversario della fondazione della città: al suo interno una vasta area pedonabile ma anche un centro congressi, oltre a tanti edifici progettati dall’architetto Oscar Niemeyer.
Numerosi inoltre i monumenti eretti in onore dei Bandeiras: tra essi il più famoso è il Monumento às Bandeiras, realizzato dallo scultore Victor Brecheret e collocato proprio all’interno del Parco di Ibirapuera. L’opera, composta da 240 blocchi di granito, è alta circa 17 metri e raffigura un gruppo di Bandeiras su una canoa fluviale: anch’essa fu inaugurata nel 1954. Ma San Paolo è famosa anche per i suoi ampi viali. Tra esse spicca l’Avenida Paulista, uno dei simboli della città, frequentata ogni giorno da migliaia di persone nonché collegamento con molte altre vie cittadine. L’Avenida Paulista funge da snodo delle principali attività economiche in quanto sede di diverse banche, ma anche culturali, ospitando il Museo d’Arte di San Paolo. Da citare anche il Viaduto do Chá, letteralmente “Cavalcavia del té”, situato in centro all’interno della Valle di Anhangabaú. Inaugurato nel 1892, rappresenta una delle vie più note e percorse della città: qui sono state ambientate molte scene di alcune tra le più note telenovele sudamericane. Il nome deriva dal cavalcavia “Morro do Chá”, dove era collocata la fattoria del Barone Tatuì, politico brasiliano vissuto alla fine del XIX secolo, fondatore del Banco di San Paolo e noto coltivatore di tè.

Monumento às Bandeiras – San Paolo
San Paolo: Eventi e foklore
San Paolo è riconosciuta come la capitale brasiliana della musica. Domina ovviamente la samba, grazie anche allo storico gruppo Demônios da Garoa, fondato nel 1940 ma ancora attivo pur tra tanti cambi di formazione, ma a San Paolo ha sede anche la famosa Orchestra Sinfonica dello Stato di San Paolo. Inoltre, la città ha saputo stare al passo con i tempi, trasformandosi in un punto di riferimento pure per la musica hip hop, grazie alla presenza di numerosi gruppi di break dancers. Il locale più importante per gli spettacoli non solo musicali è il DirecTV Music Hall.
Video, la Samba – San Paolo Brasile
Tradizione enogastronomica a San Paolo – Brasile
La forte concentrazione di immigrati italiani e giapponesi influenza anche la tradizione culinaria di San Paolo, che può essere a ben diritto considerata uno dei centri più vari dell’intero Brasile dal punto di vista gastronomico. Oltre alle immancabili churrascarias, infatti, dove si possono gustare vari tipi di carne, non è infrequente trovare nei menù dei ristoranti varietà di pasta tipicamente italiane, pizze nostrane ma pure sushi nonchè il temakinho, variante in salsa “brasileira” (quindi insaporita di spezie locali) del temaki giapponese, piatto a base di alghe ripiene di riso e pesce crudo. Così cibi tipicamente brasiliani come i fagioli o la manioca vengono cucinati nella forma locale (riso con fagioli e banane fritte) ma pure “all’europea”. Dalla tradizione portoghese invece sono state ereditate molte ricette sui dolci.

le churrascarias
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