Renzo Rubino

Renzo Rubino

Il reduce delle Nuove Proposte

Nel suo piccolo, ha già stabilito un record. Perché il 2014 sarà il primo anno in cui il vincitore della Sezione Nuove Proposte del Festival precedente non sarà in gara, al pari del secondo classificato, Ilaria Porceddu, ma al contrario del terzo. Per molti fans di quest’ultimo, Renzo Rubino, tale decisione non è che una conferma di come sarebbero dovute andare le cose nel 2013, quando il brano allegro, orecchiabile ma “disimpegnato” di Antonio Maggio, “Mi Servirebbe Sapere”, ebbe la meglio su “Il Postino (amami uomo)” di Rubino, a dispetto del parere della Critica, che insignì il cantante tarantino del premio intitolato a Mia Martini. Al di là dei gusti personali, non esiste un canone assoluto sulla priorità da accordare alla canzone “sanremese” piuttosto che a quella “impegnata”, ma la realtà dice che Maggio, dato per sicuro partecipante, non ci sarà, mentre Rubino proverà a completare il salto magari con un bel piazzamento sul podio.

La gavetta del “postino”

Nel 2013 Rubino pose all’attenzione il tema dell’omosessualità, accarezzato con una lirica toccante, ed impreziosita dalla voce del tenore Matteo Falcier: un segnale di quanto al ragazzo piaccia la musica di qualità, da interpretare grazie al proprio straordinario registro vocale. Per il debutto tra i grandi, invece, Rubino si esibirà in “Per sempre e poi basta” e “Ora”: due titoli accattivanti, così in attesa di ascoltarli e capire quale dei due proseguirà il cammino festivaliero è fin troppo facile preconizzare che si tratti di canzoni profonde e tutt’altro che banali, nel pieno rispetto del repertorio di Renzo che, a dispetto dei 26 anni da compiere a marzo, ha già alle spalle una notevole esperienza e, soprattutto, la classica “gavetta”, sempre più rara nel mondo musicale d’oggi, e recante il marchio di origine controllata di Area Sanremo, da dove Renzo ottenne il pass per il Festival 2013 tra i giovani. Ma d’altronde Rubino non aveva certo le stimmate da partecipante ai talent show, così eccolo partire dal basso, addirittura come pianista e cantante di un night della sua zona, propedeutico alla pubblicazione del primo album, nel 2010, ed all’incontro con il produttore Andrea Rodini. Tutto e, quasi, subito, quindi per Rubino, che l’unica nota di modernità se la concede con i social network Facebook e Twitter, che maneggia quasi con la stessa disinvoltura del pentagramma.

Il 2013 da sogno di Renzo

Professionalmente, Rubino è reduce da un 2013 memorabile, scandito da una lunga sequenza di riconoscimenti: il titolo di “Miglior emergente” del 2013 al Tour Music Fest, lla vittoria nella categoria Next Generation ai Wind Music Awards di Verona e del Premio Lunezia, tutto grazie al successo ottenuto da Poppins, il secondo album di inediti, pubblicato subito dopo Sanremo e seguito dall’altrettanto apprezzato tour estivo del “Poppins tour”. Insomma, Renzo, che il 21 gennaio sarà impegnato a Milano al concerto Blue Note, ha saputo far fruttare eccome il podio sanremese, cogliendo al balzo la tanto sospirata notorietà, che però non gli ha tolto la giusta umiltà:  “Lo scorso anno per me Sanremo è stato un sogno. Tutto è trascorso troppo velocemente. Ora invece voglio godermelo in pieno” ha dichiarato Rubino a Mentelocale.it, prima di lasciarsi andare ad una curiosa metafora: “Tra i Big mi sentirò come il Sassuolo in Serie A, ma giocherò all’attacco” ha detto, svelando la sua passione per il calcio.

Sanremo 2013: Renzo Rubino in “Il Postino (amami uomo)”