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Mentre con un recente decreto le detrazioni irpef del 50% per gli impianti fotovoltaici sono state prorogate fino al 31 dicembre 2013, il Governo Letta, e in particolare il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare Andrea Orlando, ha anticipato l’intenzione di incentivare la produzione di energie rinnovabili in Italia.

Il progetto consiste in particolare in una migliore distribuzione degli incentivi e nell’impegno da parte della ricerca, ovvero Università, CNR, e Enea, di studiare le opportunità e le strategie di produzione e conservazione delle energie rinnovabili, quindi della loro distribuzione equa nel Paese. In questo modo, secondo Orlando, si potrebbe rendere l’Italia un paese autonomo nel consumo di energia, e renderlo più organizzato, dal momento che in Europa occupiamo il secondo posto tra i Paesi che hanno adottato misure energetiche rinnovabili.
Si tratta quindi di valorizzare un settore già esistente che si è sviluppato “forse troppo velocemente e in modo distorto” come ha affermato il Ministro dell’ambiente.

Tra le proposte rientranti in questo progetto di rilancio delle energie rinnovabili vi è anche la ristrutturazione di molti edifici: in Italia pare infatti che soltanto il 2% degli immobili appartenga a classi energetiche migliori della C.
Occorre infine mettere in stand by le centrali a carbone, sostituendole con quelle rinnovabili.
Secondo gli ultimi dati pubblicati dal GSE, in Italia nel 2012 si è registrato un sensibile calo della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili (con un 29,8%, rispetto al 35,2% del 2011) e un aumento del carbone (dal 14,9% dell’anno precedente al 18,5%).

Nel frattempo l’Osservatorio Rinnovabili – coordinato da Abi e Abi Energia presentato al Forum Green Energy – ha stimato che nel 2020 gli investimenti per le rinnovabili e per gli interventi di efficienza energetica saranno di 110-130 miliardi di euro.
In effetti, il settore delle rinnovabile ha sempre suscitato l’interesse delle banche: l’Abi (Associazione Bancaria Italiana) infatti, propone di puntare sulla green economy per rilanciare l’intera economia del Paese e si dichiara pronta per fare la propria parte all’interno di questo progetto, sia come finanziatori di nuovi impianti che come consumatori di energia da fonti rinnovabili.
Negli ultimi 5 anni si registrano finanziamenti per il settore rinnovabili per circa 25 miliardi di euro (12 milioni solo tra 2011 e 2012)…

E nel resto del mondo?
L’Agenzia internazionale per l’energia ha stimato che entro il 2018 le rinnovabili, come solare ed eolico, rappresenteranno circa un quarto della potenza energetica globale, grazie soprattutto alla loro maggiore competitività rispetto alle fonti di energia convenzionali, come il carbone o il nucleare.
Proprio ieri il Presidente Barack Obama ha presentato il suo programma per far fronte ai cambiamenti climatici sempre più preoccupanti, nel quale le energie rinnovabili rappresentano un punto fondamentale.