parrucchiera

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La professione del parrucchiere: competenze e requisiti

Quella della parrucchiera è una professione completa, che richiede attitudini come creatività ed estro e competenze e requisiti ben precisi, come capacità imprenditoriali, necessarie per avviare eventualmente un’attività in proprio. 
Tra le competenze richieste ad un parrucchiere professionistaricordiamo:

-la capacità di individuare il rapporto tra forma del viso, corpo e pettinatura più indicata
-l’attento esame dello stato di salute del capello e del cuoio capelluto;
competenza nel trattamento del cuoio capelluto e del capello (massaggi, impacchi e frizioni)
– taglio dei capelli con le varie tecniche e strumenti
– colorazione e decolorazione dei capelli;
– permanente
-messa in piega
-manicure.
L’acconciatore deve inoltre mantenersi costantemente aggiornato in merito alle nuove tendenze relative non solo a tagli di capelli ed acconciature, ma anche ai prodotti proposti dalle varie aziende presenti sul mercato.
Secondo quanto stabilito dalla legge n. 174 del 17 settembre 2005, il parrucchiere puo’ inoltre vendere prodotti cosmetici per la cura del capello, e, sotto il profilo dei ruoli lavorativi, avvalersi di personale anche non stabilmente inserito nell’impresa, purché in possesso di abilitazione professionale.

La professione dell’ acconciatore: il percorso formativo per divenire un professionista qualificato

La legge n. 174 del 17 settembre 2005 ha stabilito la qualifica unica di acconciatore e nuove norme e procedure formative al termine delle quali si acquisisce la qualifica professionale di acconciatore parrucchiere e si è quindi abilitati a svolgere la professione.
Più in particolare, l’iter formativo, riconosciuto dalla Regione, si articola in tre possibili percorsi, al termine di ciascuno dei quali l’aspirante acconciatore dovrà superare un esame teorico pratico finale.

Dopo il corso di formazione biennale, segue la specializzazione o lo stage presso un’azienda salone. In alternativa, è previsto un inserimento all’interno di un’impresa di acconciatura per un’ attività lavorativa qualificata della durata di 3 anni o di 1 anno, se preceduto da rapporto di apprendistato.

L’acconciatore professionista: gli sbocchi lavorativi dopo il percorso formativo

Quello degli acconciatori è un settore in costante espansione e sviluppo: negli ultimi due anni il numero dei punti vendita è aumentato uniformemente nelle varie regioni italiane del 15,4% con una distribuzione territoriale pressoché uniforme, anche se il boom dell’imprenditoria in questo campo si registra in Sardegna.
Gli sbocchi occupazionali al termine del corso di formazione sono quindi molto buoni, sia per chi voglia lavorare come dipendente che per chi voglia avviare un’attività autonoma. Questi ultimi sono favoriti dalla tendenza sempre più diffusa alla commercializzazione dei prodotti di bellezza all’interno dei saloni.
Fabbian, presidente dell’Associazione nazionale acconciatori, consiglia, al termine del percorso formativo, di ” cercare un socio esperto che conosca già i trucchi del mestiere».

In ogni caso è utile chiedere tutte le informazioni relative alla formazione e agli sbocchi occupazionali alla più vicina sede delle varie associazioni di categoria: la Federacconciatori, associazione nazionale di categoria degli acconciatori maschili e femminili, la Confartigianato o Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa: i parrucchieri sono infatti degli artigiani.