
“The Voice” of Raffaella a Sanremo 2014
Il primo obiettivo è quello di arrivare alla finale di venerdì 21. Perché? È presto detto: per giocarsi la vittoria, ovviamente, ma pure per rincontrare Raffaella Carrà. Perché quel “Raffaella Carrà tutta la vita” pronunciato da Veronica De Simone, una delle otto Nuove Proposte in gara a Sanremo 2014, è diventato il tormentone della prima edizione di “The Voice of Italy“, ed il destino potrebbe regalare un’altra serata dalle forti emozioni alla Raffa Nazionale, che nel talent andato in onda la scorsa primavera su Rai 2 (e che tornerà subito dopo il Festival) ha svezzato il talento di Veronica. Tra le due nacque un immediato feeling artistico fin dalle blind auditions quando, chiamata a scegliere uno tra i quattro coach, Veronica non ci pensò su un attimo, pronunciando appunto la famosa frase. Sarà lei l’unica rappresentante del fortunato talent Rai a salire sul palco dell’Ariston, visto che la vincitrice Elhaida Dani non si presenterà e che il secondo classificato Timothy Cavicchini non ha passato le selezioni.
Nata per cantare
Una bella soddisfazione per Veronica, 24enne toscana di Massa, che però non nutre sensi di rivincita verso gli ex compagni d’avventura. D’altronde il suo è un talento puro per la musica, coltivato fin dalla tenera età: “Il mondo della musica ha sempre rappresentato per me un rifugiavo, ma non avevo mai pensato di cantare” ha detto di sé stessa ai tempi di “The Voice”. E meno male che le è venuta quest’idea, verrebbe da dire, visto il carico di emozioni che Veronica ha saputo trasmettere ai tanti telespettatori, e pure a Raffaella, letteralmente conquistata dall’umanità di Veronica. Così la scena più frequente al termine delle tante esibizioni è stata quella di un pianto di coppia: allieva e maestra. Profondamente introversa, ma dotata di una struggente sensibilità, Veronica è stata introdotta al canto da mamma, che ora non c’è più, e papà, fan dei Led Zeppelin, peraltro molto distanti dal timbro vocale ed artistico della ragazza massese.
Le mille emozioni di Veronica
“Quando comincio a cantare sento dentro a un’esplosione atomica, poi mi lascio andare. E tutto diventa magia” ha detto Veronica, capace di incantare il pubblico grazie a memorabili interpretazioni di “You are not alone” di Michael Jackson o “Minuetto” di Mia Martini, uno dei punti di riferimento artistici di Veronica insieme a Fabrizio De Andrè, Ray Charles e Jess Buckley. Poi, in finale, Veronica ha emozionato con “At Last” di Etta James, prima di “Nati Liberi”, inedito scritto “di getto, tra una pausa e l’altra delle registrazioni di The Voice”, nonché brano omonimo del primo album pubblicato lo scorso luglio. Al Festival la ascolteremo con “Nuvole che passano”, le cui sonorità e parole ricordano da vicino “Nati liberi”. Del resto, la musica è tutta un’emozione…
Testo Veronica De Simone con Nuvole che passano – Sanremo 2014
Ricordati novembre
Quando hai stretto la mia mano
Ero impaurita e pallida
Poi non me l’aspettavo
Che nel momento esatto
In cui credevo di affogare
Fossi proprio tu, tu che mi vuoi salvare
Autunno, grigio autunno
Un cielo gonfio che non piove
Non so perché mi abbracci
So soltanto che volevi
Poi mi accarezzi gli occhi
E io smetto di tremare
Piove finalmente
Che non si può fermare
Sono solo attimi
Stelle che poi cadono
Stagioni che si inseguono
Tra nuvole che passano
Inverno sotto il freddo
Rosso sangue sulla neve
Domani parto ancora
E ho solo voglia di morire
Mi chiedi tutto bene, Sei arrivata?
Poi mi dici Io ci sono, io ti aspetto
Noi due siamo amici
Gennaio disperato
La tua luce sempre accesa
Nel buio rotolando
Fino in fondo alla discesa
Se cado cento volte mi raccogli e non ti stanchi
Il sole quando ancora io mi sento niente
Sono solo attimi
Stelle che poi cadono
Stagioni che si inseguono
Tra nuvole che passano
Ricorda maggio
quando l’hai chiamato col suo nome
Che amore è solo amore non esiste altro nome
Per dire tutto questo bene che non so spiegare
Per dire tutto questo che ci scoppia dentro il cuore
Primavera lilla
Ubriaca in mezzo ai tigli
Vivremo in una casa bianca, avremo cento figli
Felicità non è che una parola, non è niente
E’ camminare scalzi confusi tra la gente
Sono solo attimi
Stelle che poi cadono
Stagioni che si inseguono
Tra nuvole che passano
Estate blu di notte che mi vieni incontro piano
Gli occhi dentro gli occhi, mi sorridi, ti aspettavo
E pelle sulla pelle
Il tuo profumo nel mattino
Ti guardo mentre dormi, amore mio vicino
Ricordati di agosto e di ogni stella che è passata
Fra i tuoi capelli scuri sopra i nostri corpi uniti
Cammini sulla sabbia
E io ti guardo da lontano
Mentre il pomeriggio muore
Nel volo di un gabbiano
Na-na-na-na-na-na
E Sono solo attimi
Stelle che poi cadono
Stagioni che si inseguono
Tra nuvole che passano
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