Concerto Primo Maggio Roma 2009


Vasco Rossi torna in piazza San Giovanni dopo 10 anni e trova 800.000 persone (in gran parte tra 15 e 30 anni) ad attenderlo, ad applaudirlo, a cantare con lui.

Al concerto di ieri dal primo pomeriggio a mezzanotte passata sono passati sul palco artisti come i Nomadi, Caparezza, Edoardo Bennato ed Afterhours, ma il più atteso di tutti era il “Blasco” che ha regalato al pubblico una cover di Sono una ragazzo di strada (i Corvi 1966) e alcuni dei suoi pezzi più famosi.

Non poteva mancare il ricordo alle vittime abruzzesi e a chi ha perso la vita sul posto di lavoro. E’ stata lanciata una campagna denominata “Il mondo che vorrei”, che era anche il tema artistico della ventesima edizione del concerto che Vasco ha poi cantato.

Arriva alle 22 sulle note di “Stupendo”, dopo un pomeriggio un po’ annoiato con Castellitto che faticava a scaldare i presenti. Nonostante i nomi importanti sul palco spesso il silenzio della platea ha gelato il clima. Il pubblico si è entusiasmato solo dopo il tramonto, quando lo scatenato Caparezza ha cantato “Io diventerò qualcuno”.

“Ciao bella gente, ciao popolo del rock”, saluta la piazza che lo ha più volte chiamato e lo accoglie con decine di striscioni. “Meditate gente, meditate” è l’invito del rocker alla piazza gremita di gente, e ancora: “Vieni qui Silvio”: è l’invito rivolto al presidente del Consiglio Berlusconi citato anche nel brano “Non appari mai”, cambiandone un verso: “qui siamo tutti belli e buoni, votiamo tutti Berlusconi”. Ed infine un consiglio “non date troppo ascolto alla televisione e ai telegiornali. Pensate al mondo fatto di piccole cose, i vostri lavori, i vostri bar, i vostri affetti, quelle sono le cose che contano”.

In scaletta “Non appari mai”, “Vieni qui”, “Sono un ragazzo di strada”, “T’immagini”, “Sally”, “C’è chi dice no”, “Gli spari sopra” e “Il mondo che vorrei”. A sorpresa Vasco canta anche la sua “Un Senso”, colonna sonora del film di Castellitto “Non ti muovere” inizialmente non inserita tra i brani in scaletta.


“E’ evidente che Vasco abbia catalizzato il concerto – ha commentato alla fine della serata il conduttore Sergio Castellitto – ma ci sono stati gruppi straordinari”. Presenti anche i tre segretari di Cgil Cisl Uil.

Ma fino ad un mese fa c’era il rischio di non fare il concertone
Uno spettacolo che ha rischiato di non esserci. Marco Godano, alla guida dell’organizzazione ha anticipato di voler proporre “che il Primo Maggio diventi una fondazione dove possano trovare posto una grande fondazione bancaria, lo Stato (ministero dei Beni Culturali), i sindacati e i privati. Questo evento, che è una piccola grande Woodstock italiana, deve trovare una base solida, altrimenti sono convinto che morirà’. Godano ha sottolineato che “il 1 aprile scorso c’era il rischio che all’80% non si sarebbe fatto niente. La musica italiana ha le radici qui. La presenza di Vasco Rossi che viene con un progetto artistico ed una cover pensata per il Primo Maggio, oltre al fatto che il concerto ha contenuti autoriali e artistici importanti, fa sì che fra trent’anni si parlerà ancora di questo concerto”.

Video Vasco al Concerto del Primo Maggio a Roma con “Gli spari sopra”