La ricetta di Löw
“Dettare il nostro gioco in ogni momento: solo così potremo avere la meglio sulla “nuova” Italia, che rispetto a quella del 2006 ha una mentalità più costruttiva. Pirlo? Dovremo disinnescarlo, ma senza snaturarci” così parlò Jöachim Löw alla vigilia della Super-Sfida. Parole chiare seppur prevedibili, che fanno capire quanto per gli azzurri sarà difficile soprattutto resistere alla prima sfuriata della Germania: è facile immaginare che i tedeschi inizino ventre a terra per sbloccarsi mentalmente e sbloccare il risultato il prima possibile, al fine di costringere l’Italia ad aprirsi ed esporre la sua spesso balbettante difesa. Ma se gli azzurri passeranno indenni il primo tempo, tutto potrà succedere, al netto ovviamente della stanchezza. Forse sei anni fa il peso di dover vincere un Mondiale in casa era troppo per un gruppo di talento ma che si stava ancora formando, ora la sensazione è che i giocatori di Löw siano consapevoli della propria forza, e di essere superiori all’Italia, dall’alto di quattordici risultati utili consecutivi.
Super Ozil
Allora poi la rosa non poteva contare su un certo Ozil, il vero motore della squadra: un Matthaus più dinamico ed aggressivo, un giocatore quasi unico nel panorama calcistico internazionale attorno al quale ruota tutta la squadra. Ciò non toglie che più di un giocatore tedesco avrà fatto il tifo per l’Inghilterra nel quarto di finale, ma oggi il gruppo sa che l’inferiority complex appartiene ad altre generazioni e che è venuto il momento di sfatare la tradizione che vuole la Germania mai vittoriosa contro l’Italia in gare ufficiali. E poi, particolare da non sottovalutare, il nuovo volto dell’Italia portato a costruire e non solo a proteggere fa piacere anche all’avversario, che sa di poter contare su qualche spazio in più e su una difesa che non ha più Cannavaro.
Formazione
Löw, che ha sempre amato il calcio italiano, si è affidato ad una sana pretattica: così per due giorni ha provato Klose al posto di Gomez, prima di chiudere le porte alla vigilia. L’unica certezza è che Schweinsteiger sarà in campo: “Schweini” è forse il meno convincente della squadra in questo Europeo ma va detto che è tormentato da due mesi da noie alla caviglia. Per il resto i dubbi di Löw sono reali: se Klose verrà davvero preferito a Gomez sarà (anche) per agevolare il gioco di Ozil, più a suo agio con un centravanti di movimento, mentre Reus dovrebbe cedere il posto a Podolski. Lui e Müller non giocano da dieci giorni. Un altro ostacolo per gli azzurri. Formazione Germania: Neuer; J. Boateng, Hummels, Badstuber, Lahm; Schweinsteiger, Khedira; Müller, Ozil, Podolski; Klose.
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