Qui di seguito le pagelle per la partita Spagna-Italia 4-0, Finale degli Europei 2012:

Pagelle Spagna:
Casillas 6: attento sui tiri dalla distanza di Cassano e Montolivo e nelle uscite sui calci d’angolo. Poi assiste allo spettacolo.
Arbeloa 6: limita al massimo la spinta soprattutto dopo l’ingresso di Balzaretti, ma è molto attento dietro.
Ramos 6.5: qualche scintilla in avvio con Balotelli ma Super Mario finisce preda del senso dell’anticipo del centrale del Real.
Piquè 6.5: il movimento di Cassano gli crea più di un problema, lui ricorre anche alle maniere forti.
Jordi Alba 7.5: il gran gol, da ala più che da terzino, che chiude la finale è il suggello alla vera novità dell’Europeo spagnolo. Corsa, tecnica, inserimenti e resistenza: che terzino!
Busquets 6: sentinella implacabile davanti alla difesa, incrocia i garretti con Montolivo e si fa sentire in tutti i modi.
Xabi Alonso 7.5: doppione di Busquets o di Xavi? La sua presenza non si nota ma dà sostanza al reparto sia in fase di costruzione che di interdizione. Super assist per Torres, poi nella ripresa è maestoso tra aperture spettacolari e possesso. Gli manca solo il gol.
Xavi 7.5: dopo un Europeo sottotono torna in pista nel momento più opportuno, orchestrando possesso palla e pressing e servendo un cioccolatino a Jordi Alba.
Silva 7.5: un altro che torna al momento utile. Gran taglio per il primo gol ma soprattutto un movimento costante sulla destra che manda in crisi il povero Chiellini.
Pedro 6: entra subito in partita grazie anche alla stanchezza azzurra, sprinta, corre sulla fascia e sfiora il gol.
Fabregas 7: il falso nueve fa il suo dovere fino in fondo, creando varchi come suo dovere, servendo l’assist per Silva ed impegnando i centrali azzurri senza dare riferimenti.
Torres 7: mette la firma sul trionfo affondando nella disastrata difesa azzurra a partita abbondantemente finita.
Iniesta 6.5: inizio vivace con tagli e cambi di campo e l’ispirazione del primo gol, poi lascia la ribalta ai compagni.
Mata 6: due minuti all’Europeo e subito gol. Anno magico dopo la Champions.
Del Bosque 7: entra nella storia insieme ai suoi ragazzi, e si prende una bella rivincita. Dopo le tante critiche subìte trionfa senza punte di ruolo, affondando nella difesa italiana grazie agli inserimenti. Ha in mano un giocattolo prezioso ma questa volta ci mette molto del proprio: in positivo.

Pagelle Italia:
Buffon 6: senza colpe sui gol: si vede arrivare avversari da ogni parte.
Abate 5.5: la condizione non è esaltante ma dà tutto in fase di spinta. Grave errore in occasione del raddoppio, poi salta in aria.
Barzagli 5.5: l’unico a tenere in difesa di fronte al movimento del falso tridente spagnolo, in difficoltà solo quando è puntato.
Bonucci 4.5: alterna sbandamenti, soprattutto in avvio, a qualche buona lettura. Si lamenta con i compagni per la mancanza di appoggio in fase di costruzione ma è co-colpevole del raddoppio. Nella ripresa sbroglia qualche matassa prima di affondare ancora.
Chiellini 4.5: finale da incubo. Come contro la Germania inizia male lasciando troppo spazio a sinistra: Fabregas lo scherza una e più volte. Ma non stava bene dall’inizio, ed esce stirato dopo 20’.
Balzaretti 6: entra a freddo ma si prodiga subito sulla fascia correndo e rincorrendo fin quando ne ha.
Marchisio 5: prova a dare il solito contributo tattico e di corsa ma è sfinito pure lui e non riesce mai ad uscire nel pressing con i tempi giusti.
Pirlo 5.5: le poche speranze di Pallone d’oro tramontano a Kiev. Perde il duello a distanza con Xavi ma non solo per colpe sue: certo non è ispirato come nelle giornate migliori, e soffre il pressing, ma nessuno si predispone per ricevere i suoi assist.
De Rossi 6: inizio molto difficile perché dalla sua parte la Spagna attacca e spazza tutto nei primi quindici minuti. Poi si riprende e dà manforte soprattutto in difesa, ma il fiato non c’è più.
Montolivo 5.5: anche il suo serbatoio era vuoto. Non trova mai la posizione giusta sulla linea mediana, leggermente meglio in fase di appoggio all’attacco con un tiro dalla distanza nel primo tempo.
Thiago Motta sv: entra per dare manforte al centrocampo e per palleggiare, si arrende dopo cinque minuti al bicipite femorale.
Balotelli 5: forse un po’ troppo egoista ma il pallone non gli arriva mai e la squadra attacca poco e male. Si dà da fare poi cede troppo presto alla distanza.
Cassano 5: impossibile pensare di fargli giocare sei partite in venti giorni, tantopiù con il guaio al ginocchio del post-Germania. Col senno del poi forse doveva stare fuori perché nel primo tempo non la struscia quasi mai pur non facendo mancare il suo apporto tra le linee spagnole.
Di Natale 5: la mossa della disperazione non produce effetti. Ha un’occasione buona sullo 0-1 ma la spreca, e la finale si chiude qui. Finisce nel peggiore dei modi la sua sfortunata esperienza in azzurro.
Prandelli 5.5: game over, ma nel peggiore dei modi. Ora si tornerà a definirlo perdente di successo, ma sarebbe ingeneroso perché la semina è buona ed il capolavoro contro la Germania è lontano solo tre giorni. Detto questo, qualcosa è mancato: squadra troppo timorosa nel primo tempo, scelte di formazione discutibili al pari delle sostituzioni. Ma sono inezie: questa Spagna è di un altro pianeta.

Arbitro:
Proença 6: non incide sul risultato ma non sembra nella serata migliore. Qualche fallo invertito ed un po’ troppa tolleranza nel gioco duro oltre a qualche episodio da rivedere, su tutti il fallo di mano di Bonucci.