cure veterinarie

Crisi e ristrettezze economiche hanno portato gli italiani a dover ridurre drasticamente le spese sanitarie private: oltre al parrucchiere e al ristorante, si rinuncia quindi anche al dentista, al ginecologo, al dermatologo, ecc… soprattutto se il problema di salute non è grave e se il decorso e i sintomi della presunta malattia non sono troppo debilitanti.
Secondo il rapporto “Welfare, Italia. Laboratorio per le nuove politiche sociali” 2014 di Unipol e Censis, la diminuzione della spesa sanitaria è pari al 5,7%.

Un dato che colpisce anche i nostri amici a quattro zampe visto che sempre più padroni non possono permettersi le cure veterinarie. E proprio i veterinari sono i professionisti medici più esposti alle conseguenze della crisi, che oltre a dover affrontare sempre più insoluti, non godono di contributi pubblici e hanno anzi diverse spese da affrontare per l’attività.

I risultati più dettagliati sulla situazione italiana rispetto agli animali domestici sono raccolti sul Rapporto Italia 2014 dell’Eurispes in collaborazione con la Federazione nazionale veterinari (Fnovi): oltre ad un drastico taglio delle spese veterinarie, soprattutto per gli interventi chirurgici e i controlli medici periodici, gli studi veterinari sono costretti a svolgere lunghe pratiche burocratiche per consentire pagamenti rateali e sono sempre più i padroni che chiedono aiuto per trovare una nuova famiglia per i propri propri animali.

Cosa possiamo fare, quindi, per tutelare la salute dei nostri amici animali e per garantire loro la giusta qualità di vita? Ecco alcuni pratici suggerimenti.

Spese veterinarie detraibili nella dichiarazione dei redditi

dichiarazione dei redditi

Forse non tutti sanno che, esattamente come le spese mediche sanitarie “umane”, anche i costi veterinari sono detraibili con il 730 o il modello Unico.
E’ sufficiente conservare e presentare la fattura o la ricevuta del veterinario nel momento della compilazione del modello per la dichiarazione dei redditi: così facendo, sarà possibile detrarre dall’Irpef il 19% delle spese veterinarie sostenute fino all’importo di 387,34 euro (con una franchigia di 129,11 euro) per gli animali detenuti legalmente a scopo di compagnia o di pratica sportiva (cani, gatti, volatili in gabbia e cavalli).
La detrazione quindi non è molto consistente (a conti fatti si possono detrarre fino a un massimo di 49,06 euro), ma è comunque meglio di niente… giusto?

Come risparmiare sulle spese veterinarie: la prevenzione

cure veterinarie - come risparmiare

Precisiamo innanzitutto che per garantire ai nostri cani e gatti (o altri animali domestici) una salute di ferro, il veterinario è assolutamente necessario. Fin da piccoli, anche i nostri cuccioli infatti hanno bisogno di essere controllati, vaccinati e protetti da patologie più o meno gravi.
Per risparmiare sulle spese veterinarie possiamo però dire che vige un principio imprescindibile: prevenire è meglio che curare, che non è soltanto un vecchio slogan di un dentifricio!

Prendersi cura del proprio gatto e del proprio cane nel modo corretto sicuramente potrà evitargli un sacco di problemi di salute. Per far questo, per prima cosa dobbiamo conoscere il nostro animale: sul web ci sono molti siti attendibili dove poter acquisire tutte le informazioni necessarie relative alle varie razze e ai tipi di animale domestico. In questo modo conosceremo anche le patologie a cui i nostri amici a quattro zampe sono maggiormente soggetti e potremo quindi prevenirle con qualche accorgimento in più. Ci sono, ad esempio, alcune razze di cani particolarmente esposte a displasie, altre a malattie parassitarie, ecc…
Una corretta igiene permetterà innanzitutto di evitare tante infezioni. E’ importante lavare regolarmente anche i denti poichè molte malattie si nascondono all’interno della bocca e quindi le orecchie.

Video: come effettuare la pulizie delle orecchie del gatto


E’ poi importante far sterilizzare gli animali domestici, non solo per prevenire gravi malattie come il cancro, ma anche per scongiurare cucciolate non desiderate, che farebbero tra l’altro aumentare le spese veterinarie!
Anche la corretta alimentazione è fondamentale (dovrebbe essere di qualità e non eccedente nelle quantità), così come la protezione da pulci e zecche, parassiti che potrebbero essere dannosi anche per l’uomo.

Altro accorgimento per risparmiare sulle cure dei nostri amici a quattro zampe: prima di recarvi dal veterinario di fiducia, consultatelo telefonicamente e spiegategli i sintomi del vostro cane o gatto nel dettaglio. Se il problema non risultasse particolarmente grave, la situazione potrebbe essere risolvibile anche senza recarsi in ambulatorio, ma con le sole indicazioni verbali del medico.

Cure veterinarie gratuite: quando e come

Nonostante siano in tanti ad avanzare l’ipotesi della “mutua” anche per gli animali, in Italia non esiste ancora un sistema sanitario nazionale che garantisca cure gratuite agli animali qualora i padroni non fossero in grado di sostenere le spese veterinarie.
Tuttavia, un’importante iniziativa è stata di recente intrapresa dal Comune di Milano: per la prima volta in Italia è stata approvata una delibera che darà in concessione uno stabile di 200 metri quadrati adibita a clinica veterinaria pubblica. Qui i cittadini milanesi che non sono in grado di sostenere le spese veterinarie dei propri animali potranno far visitare e curare gatti e cani senza costi, presentando regolare modello ISEE.

Questa idea potrebbe rappresentare un punto di partenza per un progetto che potrebbe estendersi a livello nazionale, cosicché anche i nostri anici a quattro zampe possano vivere sereni e in salute!