saldi invernali 2009


A sorpresa i negozi sono stati presi d’assalto all’inizio dei saldi di stagione un po’ in tutte le città italiane. Impressionante l’ammasso di persone registrato all’outlet di Serravalle Scrivia: 40 mila.

Un bagno di folla sperato, ma di certo non previsto, anche a causa delle vendite a rilento (ma solo per certi prodotti) precedenti il Natale. Da qualche giorno passeggiando per le città o gli outlet e centri commerciali si vedono poche persone senza una borsa o un sacchetto in mano, ma sono poche anche quelle cariche di pacchi e pacchetti, scene degli anni passati.

Acquisti più ragionati e ponderati insomma, anche se sempre di saldi si tratta, le spese sono comunque più oculate, un segno della crisi economica che tutti stiamo vivendo, anche chi non deve fare i conti con il budget mensile evidentemente frena i suoi impulsi all’acquisto.

Davanti a molti negozi si sono viste lunghe file di clienti in attesa già prima dell’orario di apertura, con gli addetti alla sicurezza impegnati a regolare gli ingressi, a gruppi di persone, per consentire a chi è dentro di guardare ed acquistare con calma, evitando resse che non fanno bene a nessuno. Chi resta fuori ad aspettare non la prende bene ma nessuno ha dato in escandescenze.

Grazie alle abbondanti nevicate sono stati presi d’assalto anche i negozi di abbigliamento ed attrezzature sportive e molta gente piace ancora l’idea di acquistare marchio italiano dice la titolare del negozio Salewa di Torino, ed in questi giorni abbiamo battuto scontrini che rasentavano i 1000 euro. “In centro c´è gente che può permettersi queste spese”.

È l’abbigliamento di marca l’oggetto del desiderio degli italiani nel periodo di saldi. Nel quadrilatero della moda milanese e nel Tridente romano le maggiori code si sono formate davanti ai negozi di lusso e alle grandi marche, che hanno tagliato i prezzi anche del 40%. Si stima che a Milano la spesa media per famiglia sarà di 540 euro, minore invece per la capitale. Anche a Torino le grandi catene hanno registrato punti vendita pieni, ma nel complesso Confesercenti prevede una riduzione delle vendite pari al 10-15%.

Sconti medi del 30% a Venezia, anche qui affollati soprattutto i negozi delle griffes più famose. «Venezia è una città dove non c’è mai ressa per i saldi – dice la direttrice di una importante boutique vicina a Piazza San Marco – Comunque la situazione è tranquilla, la crisi si sente, ma siamo più o meno in linea con i saldi degli anni scorsi».

L’associazione, contribuenti.it, avverte che «a Napoli, nel primo giorno di saldi, il 42,3% dei commercianti non ha emesso lo scontrino fiscale», e ringrazia la Guardia di finanza per avere multato gli esercenti «con sanzioni da 516 euro in su».