Volpedo è situato in provincia di Alessandria, il piccolo borgo di circa 1.000 abitanti noto per essere stato la patria del pittore dell’800-900 Giuseppe Pellizza. Il nome del borgo era nel X sec. vico picolo vicus( piccolo villaggio), e nel sec. XII Vicus Pecudis, (villaggio degli armenti).
A renderlo membro del club de I Borghi più Belli d’Italia sono la sua collocazione geografica, la zona della pianura padana allo sbocco del torrente Curone, e il suggestivo nucleo storico, che ha conservato intatta la fisionomia medievale.
Volpedo è inoltre parte dell’Unione di Comuni Comunità Collinare Colli Tortonesi e del territorio delle Quattro province , comprendente anche Alessandria, Genova, Pavia e Piacenza.
Si tratta di un gruppo di città accomunate dalle stesse tradizioni popolari, che si manifestano in danze e musiche dalle antiche origini caratterizzate dall’uso di strumenti come il piffero appenninico e la fisarmonica.
Volpedo, cenni storici
L’origine di Volpedo è da far risalire all’insediamento di popolazioni liguri avvenuto nel corso del I sec.
Troviamo successive notizie relative al borgo nel X sec., quando nel Vico picolo vennero edificati la pieve romanica e l’area fortificata del castrum(965).
Divenuto nel XII secolo Vicus pecudis, il feudo di Volpedo inglobò nel 1347 Tortona e il suo contado, divenendo nel 1412 possedimento del capitano di ventura Perino da Tortona e nel 1425 parte della Fabbrica del Duomo di Milano.
Nel 1738 Volpedo venne annesso al regno di Sardegna, passando nel 1849 ai Malaspina.
Ebbe così inizio per il borgo un periodo di notevole espansione urbanistica durante il quale vennero abbattute, a parte un breve tratto, le mura medievali.
Volpedo, itinerari e luoghi da visitare
Il percorso alla scoperta di Volpedo puo’ partire dalla visita ai luoghi dell’artista Giuseppe Pellizza(1868-1907): la casa natale, dove nacque e trascorse l’infanzia e la giovinezza il noto pittore di Volpedo, e lo studio-atelier adibito a Museo.
Studio Atelier di Giuseppe Pellizza
Donato al Comune nel 1966 dalle figlie di Pellizza ed aperto al pubblico dal 1994, l’atelier conserva importanti tracce della sua arte, dagli strumenti di lavoro, ai libri e ad alcune opere.
Fatto costruire dal pittore nel 1888 come luogo di lavoro e di incontro, l’atelier venne successivamente ampliato. L’attuale conformazione, con il lucernario zenitale, risale al 1896 ed è frutto di un’opera di restauro attuata tra il 1987 e il 1994, voluta dal Comune di Volpedo per ricondurre l’edificio alla fisionomia originaria pensata dal pittore.
Chiaro segno di quest’ultima è la fascia architettonica dipinta da Pellizza sulle pareti dello studio, che con un effetto prospettico crea l’illusione di una cornice con modanature in rilievo.
Piazzetta Quarto Stato
La Piazza, situata all’interno dell’antico castrum, prende il nome dal dipinto di Pellizza che fu ispirato dalla visione di questo luogo.
La Piazza è luogo di un Museo didattico all’aperto nel quale, con l’esposizione di alcune delle principali opere del pittore, è possibile ripercorre le tappe del suo percorso artistico.
Pieve romanica di Volpedo
Edificata nel corso del X secolo, la Pieve attuale conserva della costruzione originaria l’abside e un tratto della parete longitudinale della facciata settentrionale.
All’interno, sono da ammirare gli affreschi risalenti al XV secolo e riconducibili alla scuola dei fratelli tortonesi Manfredino e Franceschino Basilio.
Notevole anche l’edicola con la Vergine in trono e i Santi Giacomo Apostolo e Agata,risalente al 1502 e opera di Giovanni Quirico.
Parrocchiale di San Pietro
Edificata nel 1623 nel luogo dove sorgeva un oratorio dedicato al Beato Giovannino, la Chiesa venne restaurata nel corso del XIX e XX secolo.
All’interno, si trova un altare risalente al ‘700 e portato qui dalla chiesa di S. Francesco di Vigevano nel 1892. Opera di Pellizza è la pala dell’altare (1894), mentre l’autore degli affreschi dell’abside, della volta e delle pareti della navata, è Severino Bellotti (1932-1937).
Il campanile, terminato nel 1670, fu costruito del maestro svizzero Stefano Melchionno.
Volpedo, tradizione enogastronomica
Tra i prodotti tipici del luogo troviamo le pesche di Volpedo, la Fragolina profumata del tortonese, uva, ciliegie ed albicocche.
Da ricordare anche il Formaggio Montebore della Val Curone e il Tartufo Bianco.
Tra i piatti tradizionali, ricordiamo gli Gnocchi di patate quarantine con tartufo e la bavarese alle pesche gialle
di Volpedo.
I Vini DOC sono il Barbera, il Cortese e i Colli Tortonesi Croatina Doc.
Volpedo, eventi e folklore
Uno degli eventi culturali più attesi è la Biennale di Arte e Cultura e Spettacolo “Pellizza da Volpedo”, nel corso della quale viene offerta ai visitatori la possibilità di conoscere l’artista attraverso i luoghi che ispirarono le sue opere divenendone gli scenari.
Il Mercatino dell’Antiquariato e del Modernariato, in Agosto, vede la città animarsi con le esposizioni di oggetti antichi e moderni nelle vie del centro storico.
Da ricordare anche la festa del Santo Patrono, Beato Giovannino Martire, che si svolge ogni anno a metà Agosto, con la processione del Santo ed eventi sportivi e musicali.
Riferimenti esterni:
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