Risultato tra Stati Uniti e Ghana 1-2 (dts)
Formazioni in campo Stati Uniti-Ghana
STATI UNITI (4-4-2): Howard; Cherundolo, Demerit, Bocanegra, Bornstein; Bradley, Clark (31’ Edu), Donovan, Dempsey; Altidore (91’ Gomez), Findley (46’ Felhaber). All: Bradley
GHANA (4-2-3-1): Kingson; Pantsil, Jona Mensah, Mensah, Sarpei (72’ Addy); Annan, Boateng (77’ Appiah); Inkoom (113’ Muntari), Asamoah, Ayew; Gyan. All: Rajevac
Tabellino Stati Uniti-Ghana
MARCATORI: 5’ Boateng, 62’ Donovan (rig.), 93’ Gyan
ARBITRO: Viktor Kassai (Ungheria)
AMMONITI: Cherundolo (S), Clark (S), Jona Mensah (G), Ayew (G), Bocanegra (S)
Cronaca Stati Uniti – Ghana Ottavi Mondiali 2010
In un Mondiale tutto africano era impossibile non pensare a una nazionale del Continente Nero che andasse avanti nella competizione: dopo l’eliminazione precoce di Camerun, Algeria, Nigeria, Costa d’Avorio e degli stessi padroni di casa del Sudafrica, è il Ghana che tiene alti i colori continentali e che fa sognare non poco i suoi tifosi. La vittoria contro gli Stati Uniti e il conseguente passaggio ai quarti di finale delle Black Stars rappresentano un record: un record eguagliato per l’Africa, visto che si tratta del massimo che una nazionale del continente abbia mai raggiunto (ci erano già riuscite il Camerun nel 1990 e il Senegal nel 2002), ma anche un record storico per i ghanesi, al loro secondo Mondiale e già in grado di far meglio del 2006, quando persero proprio agli ottavi. Stavolta tutto è filato liscio, sono serviti i tempi supplementari ma la squadra di Rajevac ha meritato ampiamente: ora ci sarà l’Uruguay da affrontare e pensare a una semifinale e quindi alla prima volta di una squadra africana tra le prime quattro della Coppa del Mondo non costa nulla. Le novità di Rustenburg sono soprattutto nella formazione americana, in cui Bradley inserisce Clark a centrocampo e Bornstein in difesa, mentre il Ghana si affida al veloce Boateng. Ed è proprio Boateng a sbloccare subito il match: Asamoah ruba un pallone fondamentale a centrocampo, serve il compagno che con tenacia percorre oltre quindici metri e conclude dal limite di precisione. L’1-0 si insacca sul primo palo e rasoterra, con Howard letteralmente sorpreso. Gli africani si galvanizzano e gli Stati Uniti rischiano in più occasioni, soprattutto quando Gyan fallisce un cross facile per il solito Boateng. Bradley effettua subito una sostituzione e con Edu rende la propria squadra più offensiva. Kingson però è attento e non sbaglia un colpo, in particolare quando respinge d’istinto su Findley lanciato a rete.
Gli americani confermano di giocare meglio nella ripresa. Dopo un ottimo possesso palla, ecco che arriva la svolta del match: Mensah atterra in area Dempsey ed è rigore. Sul dischetto Donovan rischia qualcosa, ma insacca grazie anche al palo. Siamo sull’1-1. Ma le Stars & Stripes potrebbero anche raddoppiare, con Altidore più volte pericoloso. I supplementari diventano una realtà e in pochi credono a una soluzione del match nei trenta minuti aggiuntivi. Invece, dopo soli tre minuti del primo tempo supplementare, il Ghana sorprende tutti. Un rilancio della difesa arriva fino a Gyan, schiacciato tra Bocanegra e Demerit, le spallate dei due non scompongono la punta africana che, anzi, si coordina e segna un gran gol sotto la traversa, calciando con estrema potenza. È il delirio di un intero paese e di un continente: il 2-1 è anche il risultato finale, le “stelle nere” brillano sempre di più e non vogliono fermarsi qui. Gli Stati Uniti hanno mostrato un ottimo calcio, magari di più quando erano sotto nel risultato, ma comunque i progressi ci sono stati e si può parlare di un bilancio mondiale più che positivo.
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