Sanremo 2013: slittamento quasi sicuro

Il conduttore c’è da tempo, ed ora è arrivata pure la lista dei Big in gara mentre quella dei giovani è nota da qualche giorno (ci torneremo nei prossimi articoli). Insomma a Sanremo 2013 mancano ormai poche cose, che però non sono propriamente dei dettagli: i nomi di chi affiancherà Fabio Fazio e soprattutto le date. La curiosità è che le due questioni coincidono. Perché? E’ presto detto. Da quando Mario Monti ha annunciato l’intenzione di rimettere il mandato di capo del Governo nelle mani del Capo dello Stato appena sarà approvata la Legge di Stabilità, quindi nei primi giorni del 2013, tutti gli italiani hanno capito che saranno chiamati al voto intorno alle metà di febbraio, precisamente domenica 17 e lunedì 18, insieme alla tornata elettorale per le regionali di Lombardia e Molise. Conseguenze: una campagna elettorale brevissima (ma potrebbe non essere un male…) ma soprattutto la possibile mancata revisione della legge elettorale. Ma per il nostro ambito la conseguenza più importante sarebbe un’altra, appunto lo slittamento del Festival, originariamente in programma dal 12 al 16 febbraio, per quella che sarebbe una prima volta assoluta.

Si vota? Niente Festival

I vertici Rai appena rinnovati, in particolare la poltrona di direttore di Rai Uno a Giancarlo Leone, non potrebbero infatti che prendere atto del celebre detto ubi maior minor cessat. Nella settimana pre-voto, infatti, l’emittente di stato sarà chiamata ad ospitare tribune politiche a go go tra i candidati premier nonché una serie infinita di approfondimenti. E questo dovrebbe bastare per far rinviare la settimana sanremese. Impossibile, poi, si fa sapere da Viale Mazzini, pensare di mandare in onda la finalissima di Sanremo proprio alla vigilia del voto. Ma perché visto che il cosiddetto silenzio elettorale scatterebbe proprio il giorno prima della chiamata alle urne? Quale sarebbe il rischio? Deconcentrare gli italiani? Fare far loro tardi la notte col timore che non vadano a votare la mattina seguente? Mistero buffo che sa molto di Italia ma comunque il rinvio sembra molto probabile ed a quel punto si slitterebbe alla prima settimana di marzo.

Littizzetto vs Berlusconi: scoppia la polemica

L’altro problema è legato alla presenza dell’invadente Luciana Littizzetto le cui battute politiche sono quasi sempre pungenti ed altrettanto spesso vanno di traverso a qualche dirigente Rai, magari di una rete diversa dal terzo canale. L’ultima è quella sul ritorno di Berlusconi (“Non ha la sensazione di avere rotto…?“, pronunciata ovviamente a Che tempo che fa e capace di far insorgere il consigliere d’amministrazione Rai (in quota Pdl) Antonio Verro: “Considero più che legittima la satira, inclusa quella politica. Ma l’insulto no, non è tollerabile. Ciò che ha detto Luciana Littizzetto su Berlusconi è satira o è politica?” ha detto. Difficile se non impossibile pensare che la Rai chieda a Fazio di fare a meno di Lucianina pertanto la coppia sembra indissolubile ma chissà che a quel punto non si decida di limitare la verve ironica della comica torinese. Un bavaglio? O ancora peggio un correttore di battute? Difficile pensare che la Littizzetto accetterebbe tutto questo ma un anno dopo il tema potrebbe riproporsi: dagli interventi al vetriolo di Adriano Celentano al pericolo-comicità di Luciana Sanremo fa sempre discutere anche quando non si parla di canzoni. Ed anche se non si sa neppure quando si terrà.

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