La gioia di Chiara Galiazzo dopo la vittoria ad X Factor

La gioia di Chiara Galiazzo dopo la vittoria ad X Factor

Chiara Galiazzo vuole smentire i critici

Tutto e di più si è scritto, anche su queste pagine, attorno alla presenza di Chiara Galiazzo nella sezione Campioni del Festival 2013. Con il trascorrere del tempo i no di protesta si stanno infittendo, soffocando gli elogi di chi, forse perchè ha seguito il percorso della ragazza padovana ad X Factor, ritiene meritatissimo il salto triplo nella musica dei grandi per le sue capacità canore ed interpretative. Difficile prendere una posizione, sicuramente vedere Chiara esibirsi magari subito prima o subito dopo musicisti come Daniele Silvestri, con oltre vent’anni di carriera alle spalle, o Simone Cristicchi, l’emblema dell’eclettismo artistico, può far storcere il naso a quanti non amano i talent, ma è altrettanto inevitabile notare come, se Chiara fosse stata inserita nella Sezione Nuove Proposte, sarebbe stato vero il contrario, ovvero l’esistenza di una lotta impari tra ragazzi in cerca di una vetrina e chi invece partiva da una popolarità pregressa potenzialmente decisiva. Tra le voci contrarie non solo quelle di giornalisti o giovani colleghi ma pure quella di una “senatrice” come Ornella Vanoni che pochi giorni fa si è espressa con termini perentori: “Far partecipare Chiara subito a Sanremo tra i Big e non tra i giovani è stato un errore, anche se ammetto di non averla ancora sentita cantare” ha dichiarato la Vanoni. Frasi che vanno inserite in un più ampio disagio nei confronti dei talent (“Sono la rovina della musica”), di cui peraltro ha fatto parte nel 2011 come giurata di Star Academy, la trasmissione di Rai Due presto tagliata per scarsa audience, ed in generale di un Sanremo che ha trascurato le voci storiche: “Avevano contattato Gino Paoli che ha rifiutato, quindi si erano rivolti a me ma ho declinato anch’io: non sono un tappabuchi”. Lungi dal sospettare che l’acredine della Vanoni sia dovuta alla presunta “rivalità” tra Chiara e Simona Molinari, con la quale la Vanoni ha collaborato nel recente passato, di certo giudicare preventivamente chi non si conosce solo perché proveniente dal mondo della televisione non fa onore ad un’artista di primissima fascia, ma rende l’idea della diffidenza che circonda Chiara.

Il successo di Due Respiri

Quindi, che bisognava fare? Proibire a Chiara la partecipazione al Festival? Il problema in realtà è a monte, nei tempi infelici tra la fine di X Factor ed i primi rumors sulla sua presenza a Sanremo: trascorsero pochi giorni, così pochi da far sospettare che tutto fosse già stato deciso a tavolino, anche se il talent di Sky l’avesse vinto un altro. Questione di discografici, quindi, che passa sopra la testa della ragazza, e comunque gli attestati di stima giunti da più parti, da Ramazzotti (che le ha scritto l’inedito della vittoria, Due Respiri, da due mesi ininterrottamente in vetta alle classifiche di vendita) addirittura a Mina, sembrano tagliare la testa al toro: gli scandali sono altri.

Il video di Due Respiri, Chiara Galiazzo

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Al Festival con firme illustri

Tanto vale quindi concentrarsi su quello che Chiara saprà dimostrare al Festival, dove si presenterà con la semplicità, la simpatia e quell’arruffona timidezza che l’ha contraddistinta ad X Factor, quella che tuttora le fa parlare di sé stessa premettendo l’articolo (“Io sono la Chiara” è una delle sue frasi “storiche”) e che le aveva permesso di sopportare i primi due no (ad Amici 2008 e 2009) e di vivere i suoi primi venticinque anni come una ragazza qualunque della provincia di Padova, dove è nata il 12 agosto 1986, con la passione della musica ma con nel cassetto una laurea in Economia, ottenuta in contemporanea con la frequentazione del Centro Professione Musica di Milano, così, giusto per capire se davvero sapeva farci con un microfono davanti alla bocca. I pronostici la inseriscono tra le favorite assolute, forte anche della qualità dei parolieri. Ma in verità anche su questo argomento si è discusso non poco: perché è vero che per lei si sono mossi nientemeno che Francesco Bianconi dei Baustelle e Federico Zampaglione dei Tiromancino, ma l’arcano è stato presto svelato. Come immaginabile, infatti, nessuno dei due cantautori conosceva personalmente Chiara prima dell’assegnazione, né aveva avuto molte occasioni per vederla cantare in tv, così la “joint venture” è stata decisa a tavolino dalle case di produzioni, che poi è una unica per tutti, la Sony, quella che stanzia il premio di 300.000 per chi trionfa ad X Factor.

Chiara Galiazzo, un’artista eclettica

Insomma i criticoni sostengono che Chiara goda di importanti raccomandazioni, ma in fondo questo è il vantaggio offerto dai talent: una scorciatoia per arrivare laddove altri giungono dopo vent’anni. Significativo comunque notare come quelle dei due cantautori in questione siano personalità diverse, caratteri diversi e diversi modi di scrivere e vedere la musica, ma evidentemente la condivisa certezza che Chiara sappia interpretare di tutto, come ampiamente dimostrato ad X Factor, dove le hanno fatto raccontare favole in musica passando per l’hard rock travestito addirittura da tango. L’esperienza dell’amore è la canzone di Zampaglione, mentre il brano scritto da Bianconi (che come paroliere vanta già un secondo posto nel 2009 con La cometa di Halley cantata da Irene Grandi) è intitolato Il futuro che sarà ma l’interessato si è detto convinto della riuscita del pezzo dopo un’attenta analisi delle qualità di Chiara: “Avremmo voluto modificare leggermente il testo, ma Chiara si è opposta: ed in fondo cantarlo come è stato scritto può essere anche un buon modo per valorizzarle il brano”. Già: al resto ci penserà la sua voce. A prova di pregiudizi.

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