Riccardo-Sinigallia

Il Tiromancino di Riccardo

Chiamiamolo pure il Festival dei “reduci”. Reduci da band illustri: non solo Francesco Sarcina, che a Sanremo 2014 vivrà la sua prima esperienza di livello come solista, ma pure Riccardo Sinigallia, ex bassista dei Tiromancino. Romano, classe ’70, Sinigallia è stato tra i fondatori, nel 2001, del gruppo che vede tuttora come frontman Federico Zampaglione, ma ha poi abbandonato il progetto già nel 2003, per avviarsi verso la carriera da solista. Resta quindi da capire perché solo dopo dieci anni Sinigallia abbia provato a giocare la carta sanremese, con i brani “Prima di andare via” e “Una rigenerazione”. Uno sguardo superficiale farebbe pensare ad una mossa della disperazione “mediatica”, vista le difficoltà vissute negli ultimi due lustri a trovare quella notorietà discografica che rappresenta il pane per ogni musicista, ma la realtà è ben diversa, visti i numerosissimi brani di successo scritti da Sinigallia. Sua allora la firma tanto su “La descrizione di un attimo”, titolo del singolo di maggior successo e dell’album d’esordio dei Tiromancino, ma pure della forse ancora più famosa “Due destini”, indimenticabile hit dell’estate 2000. Ma anche dopo il divorzio artistico da Zampaglione l’ispirazione di Sinigallia non si è inaridita, logica conseguenza di chi ha la musica nel sangue e scrive brani dall’età di dodici anni (d’altronde non si nasce per caso il 4 marzo…).

Tutti i successi di Riccardo

Afferrato il concetto che vivere di musica era la sua missione, Riccardo fondò già a 18 anni la band “I suoi 6 ex”, con cui ha animato la vita dell’underground di Roma nei primi anni ’90. Il passo successivo fu l’approdo a Il Locale, mitico palco che ha forgiato buona parte dell’attuale cantautorato italiano di qualità: qui Riccardo strinse amicizie importanti, come quelle con Niccolò Fabi, Max Gazzè e Frankie Hi-Nrg, cui Sinigallia avrebbe “donato” negli anni a venire pezzi ben conosciuti: da “Dica”, “Capelli”, che segnò nel 1994 il debutto sanremese di Fabi, e “Lasciarsi un giorno a Roma”, a “La favola di Adamo ed Eva” e Una musica può fare”, prime hit di successo di Gazzè, fino a “Quelli che benpensano”, il brano più famoso del rapper piemontese, che con Riccardo condividerà il palco di Sanremo 2014. Titoli sufficienti per capire come l’ispirazione di Singallia possa spaziare dal cantautorato italiano più impegnato al repertorio pop, fino al rap.

Sinigallia a Sanremo: pop sì, banale no

Eppure la carriera da solista è stata per il momento apprezzata solo dai cultori della musica “di nicchia”, che avranno apprezzato l’album d’esordio “Crepuscolare”, datato 2003, ed in particolare i singoli “Bellamore” e soprattutto “Solo per te”, così come il secondo album, “Incontri a metà strada”, pubblicato nel 2006 e capace di mettere in luce la vasta conoscenza musicale di Sinigallia, confermando però quanto nei suoi lavori la qualità e l’intimismo prevalga sulle ragioni commerciali. Ecco, quindi, la decisione di scommettere su Sanremo, figlia di una pausa di riflessione durata otto anni: in concomitanza col Festival, infatti, Riccardo pubblicherà il terzo album di inediti, contenente ovviamente i due pezzi sanremesi, che si annunciano come brani più classicamente pop, anche se non banali. Se i risultati saranno anche solo simili ai “prodotti” offerti a Fabi e Gazzè, il sospirato successo sembra davvero assicurato.

Riccardo Sinigallia in “Solo per te”