Guerra all’ultima sigaretta. Fanno discutere alcune proposte di Alan Johnson, il ministro della salute inglese, volte ad introdurre nuovi divieti nella vendita di sigarette. Bandire le sigarette dalla pubblica esposizione nei negozi; proibire i distributori automatici nei pub e club, mettere fuori legge i pacchetti da dieci; tre punti fondamentali per compiere ulteriori passi avanti nella lotta al tabagismo.
Il Daily Mirror riporta i seguenti dati: nel 2007 in Gran Bretagna, i fumatori hanno speso 12.6 miliardi di sterline, (erano 11.7 sette anni fa); ogni sigaretta contiene 4.000 composti chimici tra cui 400 sostanze tossiche; 114.000 morti all’anno in Gran Bretagna per malattie correlate al fumo (300 al giorno).
Infine, la maggior parte dei fumatori comincia a 25 anni.
È proprio pensando a questi giovani fumatori che Alan Johnson ha proposto i nuovi divieti, prendendo spunto dalla Scozia, che vieta di tenere le sigarette in vista. «È una decisione giusta – ha dichiarato Johnson, secondo quanto riporta The Daily Mirror – perché le persone più giovani sono maggiormente influenzate dalla pubblicità . Ogni anno, 200.000 nuovi fumatori sono under 16. Di fatto, le probabilità per loro di una morte prematura a causa del fumo sono tre volte più alte di quelle di chi comincia a fumare dopo i venti anni». Da qui il divieto di vendita delle sigarette nei distributori automatici, dove si possono rifornire anche i minori di 18 anni, limite minimo imposto l’estate scorsa (era 16) per acquistare sigarette nel Regno Unito.
Il provvedimento ha ovviamente incontrato i favori delle associazioni che si battono nella lotta al fumo. La Forest (Freedom Organisation for the Right to Enjoy Smoking Tobacco) ha, invece, immediatamente replicato alle proposte anti-fumo. Sul sito dichiarano che non c’è nessuna prova che il bandire l’esposizione del tabacco nei punti di vendita abbia effetti sulla percentuale di giovani e adulti che fumano. Per come funziona la natura umana è possibile che un provvedimento del genere renderà il fumo più attrattivo per i giovani.
Per quanto riguarda i distributori automatici sempre la Forest replica di sostenere la rigida applicazione delle normative esistenti, di opporsi ad un divieto che creerebbe un grosso disturbo ai fumatori che contano sui distributori quando i negozi sono chiusi o troppo distanti. Se coloro che stanno facendo campagna anti-fumo sono preoccupanti principalmente per i giovani fumatori – si legge sempre sul sito – dovrebbero considerare soluzioni alternative, come distributori che funzionano con carte di credito o gettoni invece che con i contanti».
La Forest replica anche sulla proposta di mettere al bando i pacchetti da 10 (pensata sempre per i più giovani che, presumibilmente, non possono permettersi una spesa troppo elevata): «Se i pacchetti da 10 sigarette saranno messi al bando, le persone continueranno a comprare sigarette, ma con un pacchetto più grande consumeranno quasi certamente il contenuto in meno tempo rispetto a quello che avrebbero usato per comprare, in tempi diversi, due pacchetti da dieci».
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