Dopo la doppia beffa di Tania Cagnotto i tuffi italiani chiudono Londra 2012 ancora senza medaglie, ed il digiuno dura ormai da Mosca 1980, ma con un mezzo sorriso in più. Quello regalato da Noemi Batki, la 25enne tuffatrice ungherese di nascita ma bellunese d’adozione fin dall’età di tre anni, che ha chiuso all’ottavo posto la finale della piattaforma 10 metri, che ha chiuso il programma olimpico della specialità, totalizzando 350.05. Un piazzamento, ad oltre nove punti di distanza dal terzo posto occupato dalla malese Pang, che apparentemente dice poco ma che fa un pizzico di rabbia non solo perché Noemi ha superato solo per la terza volta in carriera quota 350 ma perché l’azzurra è stata medaglia di bronzo virtuale fino alla terza rotazione ma anche perché il crollo finale è arrivato dopo un inizio stupefacente con un 76.50 al primo salto poi mai più ripetuto né nel triplo raggruppato, una delle specialità della casa, né nell’ultimo salto, un doppio e mezzo rovesciato non particolarmente impegnativo ma che evidentemente Noemi ha affrontato già con la mente scarica ottenendo appena 67.50. Un piccolo grande obiettivo comunque è stato raggiunto, quello di terminare la gara sia davanti ad una cinese, Yadan Hu terminata nona, sia alla coppia di canadesi, una “vendetta” indiretta verso Cagnotto-Dallapè ripensando al sincronizzato. La medaglia d’oro, ovviamente, è andata all’imprendibile Ruolin Chen, ormai nella storia: bissando l’oro ottenuto nel sincro, infatti, la cinese ha raggiunto un mito come Greg Louganis, l’unico capace di conquistare due ori in due edizioni diverse. Argento all’australiana Brittany Broben, rimasta a lungo “a tiro” di Noemi Batki.