Dopo la pioggia di medaglie della giornata inaugurale arrivano le prime vere delusioni per l’Italia alle Olimpiadi 2012. Sotto le aspettative in particolare il risultato ottenuto da Chiara Cainero nello skeet e dalle ragazze del ciclismo nella prova su strada.

Skeet

Chiara non ce l’ha fatta a bissare il sorprendente oro conquistato a Pechino nel 2008 tra la sorpresa generale. La tiratrice friulana ha chiuso la finale solo al quinto posto. Le recriminazioni comunque non riguardano il primo posto, andato all’imprendibile americana Kimberley Rhode, vera leggenda di questo sport e capace di riprendersi la corona olimpica già sua nel 2004 nonché di conquistare la quarta medaglia a cinque cerchi della sua carriera oltre che di eguagliare il primato mondiale (99/100) stabilito proprio da Chiara Cainero nella piovosa ed indimenticabile finale di Pechino. L’azzurra avrebbe però potuto arpionare una delle altre due medaglie, andate rispettivamente alla cinese Wei Ning ed alla slovacca Danka Barteková, protagonista di un emozionante barrage che l’ha vista prevalere sulla russa Marina Belikova. A tradire la Cainero sono stati i tre errori commessi nelle prime tre pedane: troppi per una gara così competitiva.

Ciclismo

Molto peggio comunque è andata alle ragazze del ciclismo. Sotto un autentico diluvio l’oro è andato alla favoritissima Marianne Vos, già campionessa a Pechino nella corsa a punti, che ha preceduto la britannica Elizabeth Armitstead e la russa Olga Zabelinskaja nello sprint a tre tra le protagoniste della fuga giusta, partita a 40 km dalla fine. Una fuga che il tris azzurro composto da Noemi Cantele, Tatiana Guderzo, bronzo a Pechino, e dalla campionessa mondiale in carica Giorgia Bronzini non è riuscita a leggere in tempo: il ricongiungimento, parso a lungo possibile, è via via sfumato a causa sia dell’ottima gara della Vos, impeccabile nel tirare nella mini-fuga, sia del mancato accordo nel gruppo delle inseguitrici. Così il quinto posto finale della Bronzini non fa altro che aumentare i rimpianti.