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Mars 500: 520 giorni di isolamento per studiare le conseguenze per gli astronauti di un possibile viaggio verso il pianeta rosso
Come reso noto lo scorso 12 febbraio dal centro ricerche biologiche e mediche della Russia, un equipaggio composto da sei astronauti, tra cui uno cinese, uno russo e uno italiano, è riuscito ad atterrare sul pianeta Marte.
La missione spaziale Mars 500, organizzata dall’Agenzia Spaziale Europea (Esa), è in realtà solo una simulazione del viaggio verso Marte messa in atto per verificare le conseguenze che l’isolamento potrebbe avere sugli astronauti.
Il culmine della missione spaziale: lo sbarco della squadra di atterraggio sul suolo di Marte
I protagonisti della missione spaziale sono volontari che partecipano al progetto già dallo scorso giugno 2010. Solo negli scorsi giorni però, dopo la divisione dell’equipaggio nella squadra di atterraggio e nella squadra di supporto, chiamata a monitorare tutte le fasi della missione, gli astronauti hanno solcato il suolo di Marte, appositamente ricostruito nell’area scoperta del simulatore. Nell’ambiente della missione Mars 500 sono state infatti ricreate fedelmente le condizioni presenti su Marte.
La simulazione prevede solo tre uscite fuori bordo per i membri dell’equipaggio, che rimarranno all’interno del simulatore costruito presso l’Istituto sui Problemi Biomedici (Ibmp) di Mosca fino al prossimo 23 febbraio.
La missione avrà termine, al compimento del periodo di 520 giorni di totale isolamento, con la simulazione del viaggio di ritorno nei moduli ermeticamente chiusi.
L’ italo-colombiano Diego Urbina, che ha soli 27 anni e studia Ingegneria a Torino, ha portato con sé nel lungo viaggio i libri del suo scrittore preferito, Gabriel Garcia Marquez.
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