Secondo il Professore del Brigham & Women’s Hospital e Harvard Medical School a Boston, Charles Czeisler, le luci artificiali alterano il naturale ritmo del nostro organismo influenzando il nostro cervello e spingendoci ad assumere sostanze stimolanti – come la caffeina – per restare svegli più a lungo.
Lo spiega attraverso la rivista scientifica Nature, in cui il Professor Czeisler invita gli studiosi a ricercare i modi comportamentali e le eventuali tecniche per contrastare gli effetti delle luci artificiali sugli stili di vita odierni.
In effetti, la mancanza di sonno è una delle cause principali del determinarsi di diversi disturbi nell’organismo, come l’obesità, il diabete, le malattie cardiovascolari, la depressione, e gli ictus per gli adulti, mentre sui bambini è spesso causa della loro diffusa incapacità di concentrazione.
L’osservazione di questo medico di Harvard è giunta a una conclusione: i led degli smartphone, dei tablet e di tutti gli apparecchi di ultima generazione peggiorano la situazione, influendo negativamente – assieme a tutta la luce artificiale già esistente – sul nostro orologio biologico..
“Sono molte le ragione per le quali le persone non dormono a sufficienza” spiega Charles Czeisler, “dai lunghi turni di lavoro, agli orari di inizio al mattino presto della scuola o ai lunghi spostamenti, e all’assunzione di cibi e bevande ricchi di caffeina. Ma un fattore determinante, spesso sottovalutato, è proprio la luce elettrica. Senza la luce elettrica, poche persone assumerebbero caffeina per restare sveglie! La luce colpisce i nostri ritmi circadiani più intensamente di qualsiasi droga“…
Dal 1950 al 2000, l’utilizzo di luce artificiale è aumentata mediamente di quattro volte, con una equivalente crescita della mancanza di sonno.
La luce, infatti, inibisce i neuroni che promuovono il sonno e in particolare la melatonina, un ormone che determina il giusto riposo notturno. Il cervello dell’uomo viene quindi ingannato dalla luce artificiale e il corpo è portato a creare una sorta di nuova energia che ci spinge a svolgere ancora altre attività, come controllare la posta, fare i compiti, guardare la TV, o navigare su internet fino a notte inoltrata.
A questo proposito, da un recente studio è emerso che il 30% degli adulti che lavorano negli Stati Uniti e il 44% dei lavoratori notturni dormono in media meno di sei ore per notte. Cinquanta anni fa, soltanto meno del 3% della popolazione adulta degli Stati Uniti dormiva così poco.
Durante il sonno, in conclusione, il nostro corpo si rigenera. Vi sono molti studi che confermano i benefici di un riposo corretto.
Ecco riassunti i motivi per i quali il sonno è importante:
- favorisce la riparazione cellulare e rallenta l’invecchiamento, poichè l’organismo produce l’ormone GH, ovvero quello della crescita
- abbassa la pressione sanguigna, poichè la frequenza cardiaca rallenta
- aumenta le difese immunologiche
- migliora la memoria
- aumenta la produzione di leptina, che inibisce la fame
- contrasta nell’uomo i problemi di infertilità (secondo un recente studio è emerso che i problemi di sonno possono ridurre in modo significativo la qualità degli spermatozoi tra i giovani uomini)
Per queste ragioni, una persona adulta dovrebbe dormire mediamente 7 ore per notte.
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