L’Aquila, la città sospesa tra storia e leggenda
Capoluogo di provincia e delle regione Abruzzo, la cittadina de L’Aquila è situata in una conca sponde del fiume Aeterno, ai piedi del massiccio del Gran Sasso, e si eleva per oltre 710 metri sopra il livello del mare.
L’Aquila
L’Aquila: cenni storici
La città venne fondata dall’imperatore Federico II intorno al 1230 col nome di Aquila.
Federico voleva così controllare i traffici commerciali dell’area appenninica, e, secondo alcune teorie, voleva fare della città la nuova Gerusalemme. Avrebbe quindi molti legami con la cabala e la geometria sacra, la fondazione della città , che presenta una struttura urbanistica certamente molto particolare. È interessante notare come le coordinate geografiche del centro della città (il Duomo) misurano una latitudine 42,21° – longitudine 13,23° (la somma delle parti intere e dei decimali è 99).
Secondo la moderna teoria di Luca Ceccarelli, gli edifici più importanti della città furono costruiti in modo da ripetere il disegno della costellazione dell’Aquila, stemma araldico di Federico II.
Secondo la leggenda del numero 99, 100 castelli abruzzesi si riunirono per fondare la città dell’Aquila. Ogni castello doveva fondare in città una piazza, una chiesa e una fontana; all’ultimo momento 1 castello si tirò indietro. Gli altri 99 castelli, però, decisero di fondare lo stesso la città .
Comunque, la città venne costituita dall’unione di molti villaggi della zona (99, secondo la tradizione locale), che rimase legato al villaggio-madre e fu considerato parte dello stesso per circa un secolo.
L’Aquila nacque così dall’unione di 99 villaggi della zona ognuno dei quali costituì un quartiere che rispondeva ad una villaggio-madre.
La città divenne Aquila degli Abruzzi nel 1861 e, nel 1939, per decreto del Ministero dell’Interno, L’Aquila.
L’Aquila: luoghi da visitare, itinerari
In piazza del Duomo si erge il Duomo di San Massimo: edificato nel 1257, fu più volte rimaneggiato, ma la costruzione attuale conserva ancora parte della decorazione originaria. La chiesa è in stile romanico, e presenta una struttura a tre navate con transetto ed abside.
Piazza del Duomo – L’Aquila
La facciata neoclassica, rimasta incompiuta, presenta un portale di rame sul quale sono rappresentate le immagini dei Santi più importanti nella storia della città ; all’ interno si trova il Monumento Sepolcrale del cardinale Amico Agnifili, e il Sarcofago del Vescovo Albino di Forcona.
la Cattedrale di san Massimo – L’Aquila
La Fontana delle 99 Cannelle è situata nella zona chiamata Rivera e risale come si legge nella lapide al 1272, quando venne costruita dall’architetto Tancredi da Pentima su commissione del governatore regio. A forma trapezoidale, è cinta da un muro in pietra di marmo a scacchi bianca e rosa; al centro, lo stemma della città , con un’ aquila dallo scudo a testa di cavallo e nastri svolazzanti simmetricamente. Il monumento costituisce l’insegna araldica della città : è così chiamato perché ognuna delle 99 cannelle da cui fuoriesce l’acqua rappresenta uno dei villaggi da cui nacque L’Aquila. Ognuno dei 99 paesi che parteciparono alla fondazione della città , portarono infatti a questa fontana la propria acqua. In realtà inizialmente le cannelle erano 63, poi, nel 1582, diventarono 72 e solo tempo dopo divennero 99.
Fontana delle 99 cannelle – L’Aquila
La Basilica di santa Maria di Collemaggio, venne eretta nel 1287; è famosa perché in essa fu incoronato e sepolto papa Celestino V, patrono della città . In stile romanico, presenta una facciata imponente in pietra bianca e rosa, con tre portali e 3 rispettivi rosoni risalenti al 1440. Nel portale centrale sono visibili motivi gotici, mentre sul fianco sinistro della Basilica troviamo la Porta Santa, varcata da Celestino V il giorno della sua consacrazione. All’ interno, notevoli sono il disegno geometrico in pietra bianca e rossa sul pavimento, lo stemma di Celestino V sulla porta maggiore, e gli affreschi della scuola veneta.
Basilica di santa Maria di Collemaggio – L’Aquila
Il Castello-Fortezza è una poderosa fortezza rinascimentale fatta erigere nel XVI secolo Don Pedro di Toledo, vicerè spagnolo dal 1532. La costruzione, alla quale si accede attraverso un ponte di pietra, è a pianta quadrata e presenta possenti bastioni angolari e un prezioso portale in pietra sormontato dallo stemma di Carlo V.
Il Castello è oggi sede del Museo Nazionale d’Abruzzo e conserva materiale proveniente dai popoli italici e dalle antiche città romane, oltre ad opere di scuola abruzzese.
Castello-Fortezza – L’Aquila
L’Aquila è anche territorio di incontaminate Bellezze naturali, come la pineta di Roio e il Parco Sorgenti del Vera. In particolare, quest’ultimo si estende nei pressi di Tempera, comune de L’Aquila, per una superficie di 30 ettari, e ospita Pioppi e Salici con cespugli di Biancospino e Prugnolo.
Inoltre dalla cittadina abruzzese è facilmente raggiungibile il massiccio del Gran Sasso, la vetta più alta degli Appennini.
L’Aquila: eventi e folklore
Molto caratteristico è il villaggio palestinese dei tempi di Gesù, che viene costruito il giorno di Natale come sfondo a un presepe vivente con centinaia di figuranti.
La Perdonanza è un evento che si svolge dal 23 al 29 agosto. Dopo il fuoco della pace, che dà inizio all’evento il 23, il pomeriggio del 28 un lungo corteo storico, composto da circa 1000 figuranti in costume d’epoca, parte dal palazzo del Comune per giungere alla basilica di Collemaggio. Il Giovin Signore porta il ramo d’ulivo con il quale il Cardinale percuote per tre volte la Porta Santa, ordinando la sua apertura, mentre una dama in costume conduce la Bolla del Perdono, che la sera successiva viene ricondotta da un nuovo corteo alla sede comunale.
La Processione del venerdì Santo si svolge invece il venerdì Santo, con centinaia di figuranti in costume, statue, e gruppi musicali corali.
L’Aquila: tradizione enogastronomia
La tradizione gastronomica della città è molto semplice, come quella abruzzese, e presenta un forte legame con la cucina di montagna.
Grano, legumi, latte di pecora sono gli ingredienti principali; l’Aquila è inoltre famosa per lo zafferano che produce sin dal medioevo.
Tra i primi piatti troviamo quelli a base della pasta tipica del territorio: maccheroni alla chitarra, suricilli, gnocchetti al cacio, anellini alla pecoraia, ravioli, fregnacce, accompagnati da sughi a base di pomodoro e carne di agnello. Rinomate sono anche le “sagne, accompagnate da ceci o fagioli.
Tra i secondi piatti, troviamo pietanze a base di carni ovine , come gli arrosti d’agnello, il capretto, l’agnello a cacio e uova.
Da ricordare anche i anche gli “arrosticini“, spiedini di carne di pecora tagliata in piccoli pezzi, serviti con fette di pane unte di olio.
Tra i dolci sono da gustare la cassata abruzzese, i confetti di Sulmona e i mostaccioli.
infine, l’Aquila produce due importanti vini DOC: il Montepulciano d’Abruzzo e il Trebiano d’Abruzzo.
Immagini tratte da :
www.abruzzoverdeblu.it
www.wikipedia.org
Vi consiglio di visitare questa straordinaria città ke offre molte risorse sia a livello culturale sia a livello culinario. I piatti abruzzesi sono rinomati, anche se a livello nazionale vengono citati sempre gli stessi. Se siete amanti dei formaggi potete assaporare quelli di questa bellissima terra ke sono freschi e provengono direttamente dalle montagne. 🙂 Anche i nostri dolci sono particolarmente apprezzati basti pensare ai cantucci, al parrozzo, solo per citarne alcuni e i confetti Pelino di Sulmona che sono richiesti anche dall’estero. Come dimenticare poi il Montepulciano e il Trebiano di cui andiamo veramente fieri! 🙂
Confermo si mangia benissimo all’Aquila! Mi sembra anche una città molto tranquilla, per un vacanza di relax!
ciao volevo dire che visitare la città dell aquila , ne vale davvero la pena .sia per le bellezze ,sia per il modo di mangiare ed anche per l’accoglienza che riservano i cittadini.