Inghilterra-Italia: chi perde è perduto
L’unica volta che si sono affrontate in un Mondiale fu 24 anni fa. Accadde a Bari, finale per il terzo posto di Italia ’90: vinsero gli azzurri 2-1, ma come inevitabile che fosse in una sfida per il bronzo, nessuno era contento di vedere l’altro. È facile immaginare allora che neppure questa volta Italia ed Inghilterra siano felici di ritrovarsi. Perché la prima partita di un girone mondiale è perfida e non si può sbagliare, e giocarla nella fornace di Manaus rappresenta un ostacolo in più. Ma anche perché in un raggruppamento così impegnativo con l’Uruguay mina vagante, il sogno sarebbe stato quello di debuttare contro Costa Rica. Non è andata così, quindi meglio prepararsi a una sfida già quasi da dentro o fuori. Oltre che a una partita che promette di aggiornare i dati auditel sul massimo ascolto in terza serata: fischio d’inizio alle 24 italiane di sabato 14 giugno. Tra il clima mondiale, la calura e il giorno festivo che verrà, per rimanere svegli non serviranno dosi industriali di caffè.
Inghilterra-Italia: occhio ai Leoni
Sulla carta, e non solo, l’Italia parte favorita. Lo dice la superiore cifra tecnica, ma pure la tradizione, che vuole l’Inghilterra incapace di batterci in partite ufficiali da 37 anni (2-0 il 16 novembre ’77 nelle qualificazioni Mondiali). Ma lo dice anche la condizione atletica, che per tradizione vede gli inglesi arrivare alle grandi manifestazioni con la lingua di fuori, vista la stagione dei club massacrante e senza sosta. Infine lo dice l’ultimo precedente, quel 4-2 ai rigori nei quarti di finale dell’Europeo 2012, quello del cucchiaio di Pirlo ad Hart, quando i Tre Leoni seppero salvare la pelle miracolosamente dopo 120’ che li videro dominati. Ma proprio questi ultimi due aspetti rappresentano l’altra faccia della medaglia. Il motivo? L’Inghilterra è cambiata. Rispetto a quella stracca e rinunciataria di due anni fa, infatti, quella che si presenterà in Brasile sarà una squadra ringalluzzita dalla benzina verde garantita dai tanti giovani cui si è affidato Roy Hodgson, bravo nel cogliere le indicazioni di una Premier capace come poche altre volte di sfornare young players di qualità: da Shaw a Barkley, fino a Lallana e Sterling, c’è da pronosticare questa Inghilterra tra le outsider già dal prossimo Europeo. Ma attenzione che lo scherzetto non arrivi in anticipo, visto che proprio la presenza di tanti giovani, impiegati a singhiozzo durante l’anno, dovrebbe far sparire il problema della condizione, e visto che la squadra si presenterà con poca pressione sulle spalle (in patria viene data per scontata l’eliminazione al primo turno), e tanta voglia di fare esperienza stupendo.
Precedenti Inghilterra-Italia
Qui di seguito il dettaglio dei precedenti di Inghilterra-Italia:
Precedenti Inghilterra-Italia
Data | Tipo partita | Città | Partita | Risultato | |
13/05/1933 | Amichevole | Roma | Italia-Inghilterra | 1+1 | |
14/11/1934 | Brasilia | Londra | Inghilterra-Italia | 3+2 | |
13/05/1939 | Fortaleza | Milano | Italia-Inghilterra | 2+2 | |
16/05/1948 | Belo Horizonte | Torino | Italia-Inghilterra | 0-4 | |
30/11/1949 | Salvador | Londra | Inghilterra-Italia | 2-0 | |
18/05/1952 | Porto Alegre | Firenze | Italia-Inghilterra | 1+1 | |
06/05/1959 | San Paolo | Londra | Inghilterra-Italia | 2+2 | |
29/08/1960 | Recife | Roma | Italia-Inghilterra | 2+2 | |
24/05/1961 | Cuiabá | Roma | Italia-Inghilterra | 2+3 | |
14/06/1973 | Manaus | Torino | Italia-Inghilterra | 2-0 | |
14/11/1973 | Natal | Londra | Inghilterra-Italia | 0-1 | |
28/05/1976 | Curitiba | New York | Inghilterra-Italia | 3+2 | |
17/11/1976 | Curitiba | Roma | Italia-Inghilterra | 2-0 | |
16/11/1977 | Curitiba | Londra | Inghilterra-Italia | 2-0 | |
15/06/1980 | Curitiba | Torino | Inghilterra-Italia | 0-1 | |
06/06/1985 | Curitiba | Città del Messico | Italia-Inghilterra | 2+1 | |
15/11/1989 | Curitiba | Londra | Inghilterra-Italia | 0-0 | |
07/07/1990 | Curitiba | Bari | Italia-Inghilterra | 2+1 | |
12/02/1997 | Curitiba | Londra | Inghilterra-Italia | 0-1 | |
04/06/1997 | Curitiba | Nantes | Inghilterra-Italia | 2-0 | |
11/10/1997 | Curitiba | Roma | Italia-Inghilterra | 0-0 | |
15/11/2000 | Curitiba | Torino | Italia-Inghilterra | 1-0 | |
27/03/2002 | Curitiba | Leeds | Inghilterra-Italia | 1+2 | |
15/08/2012 | Curitiba | Berna | Inghilterra-Italia | 2+1 |
Le probabili formazioni si Inghilterra-Italia, Mondiale Brasile 2014
Inghilterra-Italia: le mosse tattiche di Hodgson e Prandelli
Detto tutto questo, sul fronte italiano l’ottimismo è dichiarato. Giusto sentirsi più forti dell’avversario, quando lo si è veramente, ma in un Mondiale i valori si appiattiscono, soprattutto se si gioca in un clima da Mezzogiorno di Fuoco. E ancora di più se sulla panchina degli avversari siede un vecchio volpone del calcio mondiale come Hodgson, che il primo Mondiale lo visse vent’anni fa con la Svizzera e che conosce bene il calcio italiano. A caratterizzare la partita sarà il camaleontismo tattico di entrambe le squadre. L’Inghilterra si presenterà con un 4-2-3-1 discretamente offensivo, ma pronto a trasformarsi in un solido 4-4-1-1, grazie ai ripiegamenti di Lallana e Wellbeck. Il volto dell’Italia è invece ancora misterioso viste le tante prove effettuate da Prandelli. La soluzione più probabile è la difesa a tre, già utilizzata all’esordio di Euro 2012 contro la Spagna: una traccia che garantirebbe la superiorità numerica a centrocampo, dove però rischia di pesare tantissimo l’assenza di Montolivo. Se infatti è vero che per l’Italia sarà una partita di possesso, schierare insieme Pirlo e Verratti pare un rischio alla luce del ridotto contributo che entrambi forniscono nel pressing. La carta a sorpresa potrebbe allora chiamarsi Thiago Motta, più che Aquilani, con Abate (o Darmian) e De Sciglio chiamati ad un ruolo chiave nella doppia fase sulle fasce. In difesa De Rossi è pronto a riciclarsi primo costruttore del gioco, alternativa ideale a un Pirlo che sarà inevitabilmente controllato in prima battuta da Gerrard. Ma è davanti dove ci attende un’impresa: sorprendere una difesa bloccata con il solo Balotelli e gli inserimenti di Candreva o Marchisio sembra pura speranza. E se Hodgson mettesse anche Rooney a uomo su De Rossi? A quel punto servirebbe il terzo regista, Verratti. Già, ma al posto di chi senza sguarnire la fase offensiva dove Balotelli non ama fungere da punta unica? Alle mosse della vigilia l’ardua risposta.
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