Situata in una delle zone più selvagge del Parco Naturale delle Alpi Apuane, in provincia di Lucca (Vergemoli), la Grotta del Vento offre ai visitatori un panorama veramente completo su tutti gli aspetti del mondo sotterraneo.
L’origine della Grotta del Vento
Circa 200 milioni di anni fa, sul fondo di un mare che potremmo far corrispondere all’attuale Tirreno, iniziarono a depositarsi enormi quantità di conchiglie, di formazioni coralline, di scheletri di pesci, di sabbie, di fanghiglie e carbonato di calcio precipitato chimicamente per evaporazione dell’acqua. Questi detriti continuarono ad accumularsi per almeno 170 milioni di anni, formando una massa di migliaia di metri di spessore. L’enorme peso di tale accumulo provocò la compressione e la cementazione dei vari elementi, trasformandolo lentamente in roccia calcarea.
Circa venti milioni di anni fa, forti spinte (movimenti orogenetici) legate alla deriva dei continenti, provocarono il sollevamento di questa massa rocciosa che, fratturandosi a causa delle potenti sollecitazioni, emerse dal mare formando lentamente le attuali montagne. L’acqua piovana, precipitando sulla superficie e poi nei crepacci della montagna, venne inghiottita nel sottosuolo, dove vari rivoli d’acqua si unirono per formare ruscelli, torrenti e fiumi sotterranei che, percorrendo per milioni di anni le fessure, le hanno progressivamente ampliate, trasformandole in quella fitta rete di cunicoli, gallerie, pozzi e sale che costituiscono il complesso sotterraneo della “Grotta del Vento”.
Storia della Grotta del Vento
Le prime notizie sulla “Buca del Vento” risalgono al ‘600. Allora, della grotta si conosceva solo la corrente d’aria che spirava da una stretta fessura. Sopra quel “buco” venne costruita una capanna, usata come frigorifero fino all’inizio della II guerra mondiale. Verso la fine del secolo scorso alcuni giovani valligiani convinsero una bambina di quattro anni ad introdursi nel pertugio, troppo angusto per un adulto. La bimba percorse solo cinque o sei metri, ma incoraggiò gli altri a tentare a loro volta, iI foro fu ampliato e i giovani avanzarono strisciando per una ventina di metri fino a raggiungere un’ampia sala dove, sopraffatti dalla paura, tornarono indietro.
La prima vera esplorazione avvenne nel 1932, quando alcuni speleologi di Firenze avanzarono per settanta metri, arrestandosi davanti a un sifone nel quale la galleria si immergeva totalmente. II sifone fu superato nel 1961 da un gruppo di speleologi bolognesi che avanzarono per oltre seicento metri. La spedizione decisiva ai fini della valorizzazione turistica fu compiuta dal Gruppo Speleologico Lucchese nel 1964, che esploro 1110 metri di gallerie. Al momento attuale si conosce la grotta per oltre quattro chilometri ma restano da esplorare diverse diramazioni. I lavori necessari per consentire l’accesso del pubblico furono iniziati nel 1965 e ultimati nel 1982.
Grotta del Vento: gli itinerari di visita sono tre.
Il primo, della durata di un’ora, è il più pianeggiante e si sviluppa lungo una serie di vani ornati da magnifiche concrezioni policrome e spesso traslucide che, essendo vive, cioè costantemente rivestite dal velo d’acqua che le fa crescere, mostrano ovunque una grande brillantezza. Numerose anche le vaschette rivestite da cristalli di calcite.
Il secondo itinerario (due ore), comprendente anche il primo, scende un baratro profondo quasi cinquanta metri, raggiunge un salone nel quale confluiscono tre corsi d’acqua e prosegue fino al sifone terminale di un piccolo fiume sotterraneo che ha conferito alla galleria una sezione tondeggiante, levigandone le pareti e la volta. Il ritorno avviene percorrendo una galleria tappezzata ovunque da minuscole concrezioni grigie che ricordano estese foreste di abeti.
Il terzo itinerario (3 ore) aggiunge agli altri due la visita di una zona ricca di concrezioni candide e vive, per poi arrampicarsi lungo le pareti di un pozzo alto 90 metri, fino a raggiungere uno stretto canyon che durante le piene è percorso da un impetuoso corso d’acqua spumeggiante.
Nei giorni feriali compresi tra il 2 novembre e il 31 marzo si visita solo il 1° itinerario.
Informazioni: 0583 722024 Internet: www.grottadelvento.com
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