Gp India: Alonso s’arrende solo nel finale

Ha lottato con ogni mezzo, andando oltre i limiti della sua vettura. Ma alla fine ha dovuto arrendersi, perché la macchina è sempre più veloce del’uomo. Ma la resa, sia chiaro, è solo momentanea perché Fernando Alonso non getterà la spugna se non dopo la bandiera a scacchi del Gp del Brasile. Nessuna sorpresa dal Gp dell’India 2012, o meglio una è arrivata perché il secondo posto dell’asturiano della Ferrari profuma molto d’impresa, anzi di vittoria: il divario dalle imprendibili Red Bull è aumentato, da sei a tredici punti ma a tre gare dalla fine è ancora presto per esultare pure per il tedeschino volante, che però non sta sbagliando un colpo da un mese e mezzo a questa parte. Ma viste le premesse, si può parlare di un Gp dai due vincitori. Anche il quarto successo consecutivo, secondo su due gare al Buddh Circuit, ha avuto dinamiche molto simili agli altri tre: il bi-campione del mondo ha fatto corsa a sé, riuscendo a rintuzzare l’attacco a sorpresa di Webber alla partenza e poi scappando via mettendo subito tra sé ed Alonso un distacco mai sceso sotto gli otto secondi anche se nel finale, per un attimo, Alonso ha fatto sperare nell’impresa, rosicchiando decimi su decimi all’avversario complice anche un temporaneo passaggio a vuoto dell’austriaco dovuto a problemi al fondo della vettura. Buon sesto posto per Felipe Massa, alla prima gara con il rinnovo in tasca.

Sebastian imprendibile, ma non è finita

Vettel ha quindi confermato la superiorità della vettura ma pure quella del suo stile di guida, meno aggressivo del solito visto che il tedesco è stato l’ultimo ad effettuare l’unico pit stop, simbolo di una buona tenuta delle gomme: superando il traguardo dei 1000 chilometri consecutivi al comando, Vettel ha di fatto smentito l’assunto alonsiano del sabato, ovvero che a parità di vetture il pilota fa poca differenza: il divario Vettel-Webber è stato schiacciante con l’australiano da subito staccato rispetto al compagno e rimasto a tiro di Alonso per tutta la gara per poi cedere a tredici giri dalla fine quando i problemi dell’australiano e la grinta dello spagnolo hanno fatto la differenza. Alonso non si è mai arreso, riuscendo a mettere in pratica il piano di battaglia della vigilia: partire a razzo, mettersi alle spalle le McLaren e provare a fare pressione sulle frecce austriache. Detto fatto perché in uno spettacolare primo giro il ferrarista ha passato in un colpo solo, e senza l’aiuto dell’ala mobile, Button ed Hamilton, salvo poi dover subire il contro-sorpasso del prossimo pilota Mercedes.

Tre Gp alla fine: le prospettive

E poi 60 giri alla morte, sempre con il piede appoggiato sull’acceleratore sfruttando i (pochi) pregi della Rossa 2012: velocità di punta ed un passo gara piuttosto soddisfacente. Peccato però che in un circuito tutto curvoni e rettilinei la superiorità aerodinamica delle Red Bull sia stata imbarazzante mettendo alla frusta quello che si è rivelato il limite maggiore della F2012, ovvero la poca trazione all’uscita dalle curve lente. Aereodinamica, sempre lo stesso problema. “Sei un lottatore” ha detto l’ingegner Stella ad Alonso durante la gara, quindi il secondo posto è grasso che cola: perché anche se alla fine mancano da assegnare solo 75 punti è sempre lecito sperare che ad Abu Dhabi, tra sette giorni, ed Austin arrivino i sospirati aggiornamenti tecnici che possano far migliorare la Ferrari anche in qualifica, uno dei tasti dolenti 2012. In attesa del Brasile, circuito tradizionalmente favorevole alla Ferrari ma che ha il brutto difetto di essere l’ultima gara dell’anno: e se si perderanno tra i cinque ed i dieci punti a gara come succede da un mese a questa parte, ad Interlagos ci sarà solo spazio per la passerella di Vettel. Ma a quel punto ne meriterebbe una anche l’inaffondabile Alonso: l’uomo che sognava di essere più veloce di una macchina.

Ordine d’arrivo Gp India

1° Sebastian Vettel (Red Bull); 2° Fernando Alonso (Ferrari); 3° Mark Webber (Red Bull); 4° Lewis Hamilton (McLaren Mercedes); 5° Jenson Button (McLaren Mercedes); 6° Felipe Massa (Ferrari); 7° Kimi Raikkonen (Lotus Renault); 8° Nico Hulkenberg (Force India Mercedes); 9° Sebastian Grosjean (Lotus Renault); 10° Bruno Senna (Williams Renault).

Classifica Mondiale Piloti

1° Sebastian Vettel (Red Bull Renault) 240; 2° Fernando Alonso (Ferrari) 227; 3° Kimi Raikkonen (Lotus Renault) 173; 4° Mark Webber (Red Bull Renault); 5° 167Lewis Hamilton (McLaren Mercedes) 165; 6° Jenson Button (McLaren Mercedes) 141; 9° Felipe Massa (Ferrari) 89.

Classifica Mondiale Costruttori

1° Red Bull Renault 407 ; 2° Ferrari 316; 3° McLaren Mercedes 306; 4° Lotus 261; 5° Mercedes 134; 6° Sauber Ferrari 116.