Longarone, panoramica

Longarone, panoramica

Verso la quarta volata – Giro d’Italia, dodicesima tappa

Un paio di volate “liberatorie” prima di un finale di settimana a dir poco impegnativo. Dopo l’omaggio al Vajont, e prima di un weekend che potrebbe già regalare almeno virtualmente la corsa al dominatore Vincenzo Nibali, il Giro 2013 dà spazio per due giorni alle ruote veloci del gruppo. Si comincia con la dodicesima tappa, che riparte da Longarone, il paese raso al suolo dalla tragedia del ’63, per arrivare a Treviso al termine di 134 km quasi completamente in pianura con una significativa parte di discesa. La frazione più breve di quest’edizione si presta quindi alla storica definizione di tappa di trasferimento.

Altimetria dodicesima tappa Giro d’Italia 2013

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Tre salitelle, poi il circuito

Non mancheranno però le salite: tre, ma tutte piuttosto lontane dal traguardo (l’ultima è ai -30 chilometri da Treviso) e soprattutto solo di Quarta Categoria. Pieve di Alpago, ma soprattutto Muro di Ca’ del Poggio e Santa Maria della Vittoria sul Montello: queste due ultime ascese, pur dalle pendenze massime rispettivamente del 14 e del 16%, non dovrebbero comunque rappresentare ostacoli insormontabili per le squadre dei velocisti, tanto più che dopo il Gpm e la relativa discesa gli ultimi trenta chilometri saranno svolti in un circuito cittadino a Treviso, da ripetere tre volte.

Sarà lotta Cavendish-Degenkolb?

Squadre dei velocisti attese al quarto appuntamento, otto giorni dopo la prima volta di John Degenkolb a Matera ma soprattutto dopo che i primi due arrivi di gruppo si sono conclusi con altrettante affermazioni di Mark Cavendish che, seppur in modo diverso, a Napoli di pura potenza ed a Pescara sfruttando il lavoro del “treno” dell’Omega Pharma, ha ribadito senza dubbio alcuno la legge del più forte. Tanti comunque, oltre a Degenkolb, i corridori che cercheranno di evitare di assistere al tris di Cannoball: su tutti Matthew Goss, capitano della Orica GreenEdge ancora a secco di successi ma anche di piazzamenti, senza trascurare Nacer Bouhanni, lo sprinter francese ancora alla ricerca della consacrazione. L’Italia punterà su Sacha Modolo (Bardiani Valvole) ma pure su Elia Viviani, finora l’azzurro più convincente nonostante i due brucianti secondi posti dietro Sir Cavendish.

Planimetria dodicesima tappa Giro d’Italia 2013

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Speciale Giro d’Italia