Vincenzo Nibali

Vincenzo Nibali

Giro d’Italia, presentazione diciottesima tappa: cronoscalata Mori-Polsa, 20,6 km

Più cronometro o scalata?

C’è chi l’ha definita cronoscalata e chi solo cronometro di montagna: sfumature per inquadrare quella che si annuncia come una delle tappe più spettacolari del Giro 2013, la 18esima: i 20,6 chilometri contro il tempo che porteranno i corridori dal velodromo di Mori a Polsa attraverso un percorso del tutto inedito per la storia del Giro ma quasi interamente in salita, eccetto un breve tratto in falsopiano a metà percorso. In generale nulla di trascendentale, quindi, ma siamo pur sempre a fine Giro: alle ovvie fatiche delle salite si aggiungono quelle accumulate sotto acqua e gelo, ecco perché, come da tradizione, le differenze di valori si appiattiscono tra specialisti e non, più di quanto possa succedere come sempre in una frazione mista dove le doti da passista devono mescolarsi alle capacità di alzarsi sui pedali quando serve. Due gli spartiacque della tappa, in coincidenza degli intertempi: il primo, fissato a Brentonico dopo 9,5 chilometri, segna la fine di una fase iniziale di media salita, con pendenza media inferiore al 7%. A quel punto ecco il falsopiano di cui sopra, lungo poco meno di cinque chilometri, nel quale i corridori saranno chiamati a mettere continuamente mano al cambio per modificare il rapporto a causa dall’alternanza tra salite e tratti di discesa.

Altimetria diciottesima tappa Giro d’Italia 2013

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Una tappa senza favoriti: ma Nibali…

Si arriverà così al secondo rilevamento cronometrico, situato a Prada: solo a quel punto la cronoscalata sarà davvero tale perché gli ultimi sei chilometri vedranno la strada salire sempre di più, con tratti al 10% nell’approssimarsi a Polsa. Insomma, una tappa difficile da leggere, nella quale servirà sia la generosità dello scalatore che la freddezza del passista-cronoman. A differenza di quanto immaginato al momento del via, e della stesura del percorso, questa tappa non si rivelerà decisiva per la vittoria finale, ormai nelle mani di Vincenzo Nibali, ma il capitano dell’Astana non si accontenta di portare la rosa a Brescia, puntando anche con decisione a conquistare una tappa: perché non provarci allora già a Polsa, visti i progressi da gigante mostrati dallo Squalo nelle prove contro il tempo? Non trattandosi di una crono “pura” l’occasione è propizia, ma le ultime montagne in arrivo sconsigliano di bruciare troppe energie, pertanto per indicare i favoriti puntiamo su altri nomi, come quelli del duo della RadioShack Yaroslav Popovich- Nelson Oliveira, mentre meno quotato è il nome di Luke Durbridge dell’Orica GreenEdge, cronoman puro al pari di Taylor Phinney, costretto però al ritiro prima dell’arrivo nella “sua” Vicenza. L’Italia può puntare anche su Manuele Boaro della Saxo-Tinkoff, ma la vittoria dovrebbe essere affar d’altri.

Planimetria diciottesima tappa Giro d’Italia 2013

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