Adam Hansen trionfa a Pescara

Adam Hansen trionfa a Pescara

Giro d’Italia 2013, settima tappa: Hansen trionfa a Pescara, Wiggins cade in discesa e si stacca. Intxausti in rosa

Se la differenza la fanno le discese – Giro d’Italia 2013, settima tappa

Prime vere salite al Giro 2013, e prima rivoluzione in classifica. Più che le montagne però a fare la differenza sono state le discese insieme alla solita inclemenza delle condizioni atmosferiche, una costante per tutta la prima settimana di corsa. Perché se gli uomini di classifica sembravano aver stretto un patto virtuale di evitare rischi lungo il bagnatissimo percorso dell’appennino abruzzese, fatali si sono rivelate le discese successive ai continui saliscendi che hanno caratterizzato la settima tappa che ha condotto il gruppo da San Salvo a Pescara. Tanti i big finiti gambe all’aria: tra questi Vincenzo Nibali che, tradito dalla foga di attaccare proprio in discesa, uno dei suoi terreni preferiti, in vista della poco propizia crono di sabato con arrivo a Saltara, ha valutato male l’impostazione di una curva a due chilometri dall’arrivo, risalendo subito in sella.

La scivolata di Wiggins – Giro d’Italia 2013, settima tappa

Poco dopo nello stesso punto è caduto anche Bradley Wiggins, ma il capitano del Team Sky non se l’è passata bene come lo Squalo: già in ritardo nella parte finale dell’ultimo Gpm della tappa, quello di San Silvestro sul quale la corsa è letteralmente scoppiata, il re del Tour 2012 è poi scivolato malamente in discesa confermando tutto il proprio disagio, già emerso a San Bruno, per i percorsi bagnati. Wiggins è immediatamente risalito in bicicletta ma, tra qualche ammaccatura ed un freno psicologico dovuto proprio alla caduta, di fatto non ha più pedalato negli ultimi cinque chilometri, accusando al traguardo un distacco di 1’24” da Nibali, transitato insieme al gruppo dei migliori, Hesjedal compreso. Un margine che si somma ai 3” accumulati a San Bruno: la cronometro presenterà subito a Wiggins l’opportunità di cancellare l’intero distacco ma servirà una risposta importante, quella che il campione britannico non è ancora riuscito a fornire al Giro 2013.

L’impresa di Ironmen-Hansen – Giro d’Italia 2013, settima tappa

Il successo di tappa è andato ad Adam Hansen della Lotto Bellisol: il colosso neozelandese, 32 anni da compiere proprio sabato, si conferma quindi il vero Ironmen del gruppo, essendo stato l’unico corridore capace di portare a termine nel 2012 tutti e tre i grandi Giri. Hansen ha fatto parte della fuga della prima ora comprendente anche il greco Tamouridis dell’ Euskaltel, gli olandesi Lightart (Vacansoleil) e Tjallingi (Team Blanco), il canadese Rollin della Français De Jeux e Emanuele Sella dell’Androni-Venezuela. Proprio Sella è rimasto a lungo l’unico in grado di reggere il passo di Hansen, che ha atteso il rientro del compagno di fuga dopo una caduta per poi andare via sulla penultima ascesa, quella di Santa Maria de Criptis, sfruttando le proprie doti da passista che gli hanno permesso di affrontare a testa alta le impegnative ma non impossibili pendenze delle salite pescaresi, chiudendo con 1’20” di vantaggio sul gruppo dei migliori, regolato allo sprint da Enrico Battaglin che ha preceduto l’idolo di casa Danilo Di Luca, protagonista di tanti scatti ma sempre troppo anticipati, ed a cui è mancato lo spunto giusto nella tappa tanto attesa.

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Inxtausti: un basco in maglia rosa

Si è invece esaurito il sogno rosa di Luca Paolini, che non è riuscito a mantenere l’obiettivo di conservare il simbolo del comando fino alla cronometro: l’ex maglia rosa è arrivato sul traguardo insieme a Wiggins. Così il nuovo capoclassifica è Benat Inxtausti, scalatore basco della Movistar, che precede di 5” Nibali e di 8” Ryder Hesjedal. Proprio il canadese della Garmin, vincitore del Giro 2012, sembra a questo punto il più forte indiziato ad indossare la maglia dopo la cronometro di sabato a Saltara. A meno di un’impresa al momento fuori pronostico di un Wiggins ammaccato nel fisico e nel morale.