Francia-Honduras 3-0: niente inni e gol-tecnhology. Partita storica
Tutto secondo copione per la Francia che, sorteggiata a dicembre non senza polemiche nel girone meno qualitativo tra gli otto di Brasile 2014, comincia con il piede giusto regolando un modesto Honduras. Al momento indolore l’assenza di Franck Ribery, ma ovviamente serviranno test più probanti. E comunque archiviare la pratica Honduras è stato più difficile del previsto: decisivo il rigore procurato da Pogba, che allo scadere del primo tempo è stato atterrato in piena area da Wilson Palacios. Dal dischetto, Benzema ha spiazzato Valladares, e l’apertura del muro insieme al secondo giallo per il centrocampista honduregno, ammonito in precedenza per reciproche scorrettezze con lo stesso Pogba, ha fatto calare il sipario su una partita comunque a senso unico fin dall’avvio. Troppo ampio il divario tecnico tra le due squadre, e soprattutto troppo rinunciatario l’Honduras, schiacciato sì da un avversario subito determinato, seppur con un palleggio a tratti troppo lento, ma del tutto incapace di organizzare la minima ripartenza.
La partita comunque entra dritta nella storia per due aspetti: un guasto che ha impedito di far suonare gli inni nazionali, e soprattutto il primo uso “vero” della goal line technology, tornata utile per capire se il raddoppio della Francia fosse davvero tale. Al 4′ della ripresa, su cross di Valbuena, il sinistro incrociato di Benzema sbatte sul palo opposto, danza sulla linea, poi Valladares non trattiene. Gol sì o gol no? Dal vivo non pare, ma l’arbitro convalida. Il pubblico assiste al replay computerizzato con il fiato sospeso, e il responso è affermativo. Autorete del portiere, ma gol è. Qualche dubbio in verità rimane, ma l’episodio non inciderà certo sul match. L’assedio francese infatti è partito subito, ed è stato continuo, con i reparti dell’Honduras troppo schiacciati, e i giocatori di Rueda troppo fallosi.
D’altronde il timore del gioco duro degli honduregni aveva già animato la vigilia, e la conseguenza è stata il carico di ammonizioni e di punizioni dal limite procurate dai centroamericani già nei primi venti minuti. Su una di queste, al 22′, calciata da Valbuena, un rimpallo tra Matuidi e Valladares fa finire il pallone sulla traversa, scena che si ripeterà una decina di minuti più tardi, quando Griezmann scuoterà il legno orizzontale su cross dalla sinistra di Evra. Il rischio in casi come questi è quello di innervosirsi, ed è quello che accade a Pogba, che al 35′ scalcia Palacios che lo aveva appena calpestato: l’arbitro Ricci se la cava con il doppio giallo, poi il rigore chiude un primo tempo che si stava surriscaldando. Poche note per la ripresa, aperta dalla già descritta azione del raddoppio francese. Impossibile per Honduras, in dieci uomini, pensare di riequilibrare il risultato, e anche la Francia abbassa il ritmo in vista della Svizzera. C’è tempo solo per il tris, realizzato ancora da Benzema, dopo una carambola su Sissoko successivo a un tiro dalla distanza di Debuchy. La Francia si riconcilia con il Mondiale, Honduras vede lo spauracchio dell’ultimo posto assoluto.
Francia-Honduras 3-0: pagelle e tabellino
Marcatori: 45′ rig., 72′ Benzema; 48′ aut. Valladares
Francia: Lloris sv; Debuchy 6.5, Varane 6, Sakho 6, Evra 7; Pogba 6 (57′ M. Sissoko 6), Cabaye 6.5 (65′ Mavuba 6), Matuidi 6.5; Valbuena 7 (78′ Giroud), Benzema 7.5, Griezmann 6.5. C.t.: D. Deschamps 6.5
Honduras: Valladares 5; Beckeles 5, Bernardez 5 (46′ Chavez 5), Figueroa 4.5, Izaguirre 5; Najar 5.5 (58′ Claros sv), W. Palacios 4, Garrido 5, Espinoza 5.5; Bengtson 5 (46′ Garcia 5), Costly 5. C.t.: Suarez 5.
Arbitro: Ricci (Brasile) 6
Ammoniti: Palacios, Pogba, Cabaye, Evra, Garcia e Garrido.
Espulso: Palacios al 44′ per doppia ammonizione.
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