Video Fedez feat. Guè Pequeno Pensavo fosse amore e invece…
Qui di seguito il video Fedez feat. Guè Pequeno Pensavo fosse amore e invece…:
“Pensavo fosse amore e invece…” è il quinto singolo estratto da “Sig. Brainwash – L’Arte di Accontentare”, album pubblicato il 5 marzo da Fedez e già disco d’oro. Dopo “Cigno nero”, cantato in coppia con Francesca Michielin, anche per questo singolo di successo Fedez si avvale di un “collaboratore” illustre, sebbene in questo caso più affine al campo musicale del rapper milanese: si tratta di Guè Pequeno, a sua volta già presente nella main list di queste settimane grazie a “Rose nere”.
Il titolo del brano, scritto dallo stesso Fedez, si rifà liberamente al celebre film del 1991, l’ultimo di Massimo Troisi come regista, “Pensavo fosse amore e invece… era un calesse”: in questo caso Fedez, come documentato dalle immagini del video, è invece alle prese con problemi di cuore che lo portano a stringere una relazione con una ragazza escort di professione, ed infatti il titolo completo del brano è “Pensavo fosse amore e invece… eri una escort”.
L’intero pezzo verte quindi su questo apparente malinteso attraverso una serie di giochi di parole a doppio senso (“vorrei baciarti in bocca ma ora io non ci riesco, non ho da cambiare… non è che c’hai il resto?”, “Ecco eri partita da ragazza immagine, tanto bella quanto fragile, è la storia difficile di una ragazza facile”), esaltati dalla comune matrice rap di Fedez e di Pequeno che dà al brano il ritmo e la vivacità giuste.
Testo Fedez feat. Guè Pequeno Pensavo fosse amore e invece…
Qui di seguito il testo Fedez feat. Guè Pequeno Pensavo fosse amore e invece…:
FEDEZ:
La prima volta che ti ho vista in quel locale
Tu eri in abito da sera
Così bella che a guardarti da lontano non sembravi vera
Tu scarpe con i tacchi, io Jordan col New Era
Ho sempre gli occhi su di te ma nascosti dalla visiera
Io faccio il sostenuto e accenno un timido saluto
Con la sigaretta in bocca perché fa uomo vissuto
Ti chiedo che ore sono e mentre tu guardi il quadrante
Noto sotto le mie ascelle un alone preoccupante
E mentre penso che devo comprarmi un nuovo deodorante
Mi da in mano il listino prezzi fresco di stampante
Io non sono molto esperto ma in un solo istante
Ho capito che non si trattava del menu del ristorante
RIT – FEDEZ:
Hai detto che mi amavi ma era solo un pretesto
Vorrei baciarti in bocca ma ora io non ci riesco
“Non ho da cambiare, non è che c’hai il resto?”
Pensavo fosse amore e invece eri una escort
Non devo preoccuparmi più di come mi vesto
Dai fammi un po’ di sconto tanto io faccio presto
Sei stata con Paolo, Giorgio, Franco e Francesco
Pensavo fosse amore e invece eri una escort
FEDEZ:
Ci sono delle strane macchie sopra il tuo letto
Sembra quasi che qualcuno ha rovesciato il sorbetto
Il tuo non è un salotto ma una sala d’aspetto
Io che pensavo fosse amore e invece eri una escort
Ecco partita da ragazza a immagine, tanto bella quanto fragile
E’ la storia difficile di una ragazza facile
I miei amici l’hanno detto ma io sono troppo ingenuo
“Ou sei venuto con una escort?” “Ma no, una Panda Station Wagon”
Non so se mi rifiuti per i miei Gucci tarocchi
o perché il mio conto in banca non mi risalta agli occhi
Hai l’amica che t’accompagna, che fa la modella in Spagna
Ma a me sembra più un’indossatrice di passamontagna
E da quando guardo il mondo da quest’altra prospettiva
Anche il bar sotto casa non è più quello di prima
Mi sa che la barista arrotonda con le mance
Da quando uno è entrato e ha detto “Eh, mi fa un chinotto, grazie?”
RIT – FEDEZ
GUE’ PEQUENO:
(G.U.E.) Chiamiamo le cose col loro nome
Non siete delle modelle, voi siete… sapete il nome…
E no, non lavori in televisione
Non sono nato ieri, non puoi fregare il pappone
Hai visto più palle che Wimbledon
Ti ho sgamata, sei su rosa-rossa.com
Io ti ho liquidata, non torno indietro
Da un po’ che ti ho spruzzata come un Liquidator
Baby non ti pago, non ti cago
Volevi un amore magico
Vieni e sparisco come un mago
E vuoi fare un video per fare un bel provino
Più guardo il tuo tipo e più penso “Poverino”
Con quella macchina e tutte quelle scarpe
Non serve un genio a capire che baby fai le marche
Parli in 500, foglio viola, darla al vento
Continua così che qua arrivi in Parlamento
RIT – FEDEZ
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