Trionfalistici, ma coerenti. Come noto in Inghilterra non esiste una stampa sportiva specializzata: le pagine di sport sono inserite all’interno dei tabloids, e spesso e volentieri l’analisi tecnica si perde a vantaggio di spunti gossippari o polemiche di retroguardia. Ma quando c’è da criticare i propri eroi, dalle parti della Regina non si tirano indietro. Così se prima della partenza per Euro 2012 la squadra di Hodgson era vista come l’anti-calcio, una delle selezioni più scarse della storia con pochissime possibilità di passare il primo turno, l’aver ottenuto l’accesso ai quarti non ha fatto cambiare di tanto la visuale. “Quel diavolo di Hodgson ha fatto un patto con il destino” si leggeva questa mattina, volendo sottolineare la fortuna che ha accompagnato fino ad ora la missione inglese, con ovvio riferimento al gol fantasma ed ai limiti mostrati dagli avversari.

Ma nonostante questo, appena si parla di Italia, l’ottimismo torna a farla da padrone. Nonostante le critiche al gioco inglese, infatti, regna il massimo ottimismo in vista del quarto di finale di domenica: “Dateci l’Italia” titolava il Daily Star, che neppure si pone il dubbio su chi arriverà in semifinale. Tutto molto divertente, legato sicuramente anche al tradizionale disprezzo con cui da lassù si guarda al calcio italiano, considerato stantio e retrogrado. Peccato che l’Inghilterra non abbia esattamente proposto un tipo di football innovativo, ma tant’è: oggi quella di Hodgson viene vista come “una squadra di autentica coerenza e ambizione, un formidabile mix di resistenza e opportunismo”. Se quelle stesse doti le avesse mostrate una squadra italiana in Champions sarebbe stata sepolta da critiche ed insulti. Potenza dello sciovinismo o, per dirla in inglese, del gingoismo.