Rimozione tatuaggi

Rimozione tatuaggi

Il tatuaggio, una forma d’arte che ha origini antiche

La tattoo mania, o amore per i tatuaggi, si è negli ultimi decenni diffusa sempre più; le sue origini risalgono a quella che presso i popoli dell’antichità era una vera e propria forma d’arte.
L’antica tecnica di tatuaggio si basava sull’impiego di bastoncini di legno e ossa di animali; la pelle veniva incisa con colori prodotti impastando tra loro erbe o ceneri.
La tecnica moderna di tatuaggio ricorre invece all’uso di inchiostro, iniettato mediante un piccolo ago circa un millimetro sotto la pelle.
In questo modo, i pigmenti penetrano e vengono assorbiti dallo strato inferiore della pelle.
Capita spesso però che chi ha scelto di farsi un tatuaggio, ad un certo momento della sua vita desideri, per vari motivi, toglierlo.
Le tecniche di rimozione di un tatuaggio sono molteplici; vediamone alcune.

Tecniche di rimozione di un tatuaggio: la chirurgia

Si tratta di una modalità di rimozione del tatuaggio che ha il vantaggio di essere veloce e di conseguire una completa eliminazione del tatuaggio. Lo svantaggio è che dopo l’intervento potrebbero formarsi delle cicatrici difficilmente eliminabili.
Nel caso di tatuaggi di grosse dimensioni, l’eliminazione avviene attraverso interventi successivi, con risultati non sempre eccellenti.

Tecniche di rimozione di un tatuaggio: l’elettrosalatura

L’ elettrosalatura è una tecnica innovativa e molto efficace, consistente nell’applicazione giornaliera di una miscela a base di cloruro di sodio sulla parte del corpo tatuata; sono richieste in media dalle 2 alle 7 sedute.
Dopo l’eliminazione del tatuaggio è necessario medicare quotidianamente per circa 3 settimane la parte interessata, fino alla formazione di una crosta.
L’elettrosalatura permette di ottenere risultati ottimali solo nel caso di tatuaggi molto superficiali; in tutti gli altri casi, è possibile riscontrare al termine dell’intervento la formazione di un’area di cute più chiara di quella circostante o di segni e cicatrici.

Tecniche di rimozione di un tatuaggio: il laser

Si tratta di una tecnica che viene eseguita utilizzando, previa applicazione di una crema anestetica sulla parte interessata, in più sedute successive( al massimo 5), un laser.
Grazie ai laser di ultima tecnologia, il tatuaggio viene eliminato agendo solo sulle cellule che hanno assorbito le sostanze colorate e mantenendo la pelle illesa.
Più in particolare, il laser Q-switch permette di eliminare i pigmenti di inchiostro, riducendoli in frammenti che vengono velocemente smaltiti dal sistema immunitario.
Il laser Q-switch agisce senza lasciare cicatrici; eventuali segni saranno visibili solo temporaneamente, fino a che i pigmenti non verranno assorbiti del tutto dal sistema immunitario.
Questo tipo di tecnica richiede delle precauzioni: non puo’ infatti essere usata sulla pelle
abbronzata e richiede, dopo l’eliminazione del tatuaggio, l’applicazione di unguento antibiotico. Per almeno due mesi, occorre evitare di esporsi al sole per prevenire eventuali bruciature.
Da notare che questa tecnica puo’ però provocare antiestetiche discromie.
Il costo della laserterapia per l’eliminazione del tatuaggio varia in rapporto alla grandezza del tatuaggio e ai pigmenti colorati usati: si va dai 100/150 euro per un piccolo disegno monocolore alle400/500 per un disegno più grande e composto con più colori diversi tra loro.