
Compostiera, smaltisci i rifiuti e aiuta l'ambienti
La compostiera: cosa è e perché è utile
Tra le realizzazioni del compostaggio domestico c’è quella di una compostiera, cioè un contenitore la cui funzione è raccogliere al suo interno la frazione organica dei rifiuti solidi urbani in modo da favorire l’ossigenazione del materiale organico e la decomposizione aerobica; in questo modo ogni cittadino può contribuire ad aiutare l’ambiente smaltendo i propri rifiuti, chimati in gergo “umido”.
I vantaggi offerti da una compostiera consistono nella possibilità di mettere in atto il sistema di smaltimento più naturale per il rifiuto organico riducendo peso e volume dei rifiuti solidi urbani da “smaltire.
Inoltre, un compost di qualità rappresenta una valida alternativa ai concimi di sintesi: le sostanze organiche contenute nel compost lo rendono particolarmente utile per migliorare la struttura del suolo rilasciando alle piante da appartamento, giardino e orto elementi nutritivi fondamentali, come ad esempio l’azoto.
Per questi motivi, chi possiede un giardino o un piccolo appezzamento di terra con delle piante
da gestire, sceglie spesso di posizionarvi una compostiera grazie alla quale ricavare il concime riciclando i rifiuti organici.
Per favorire il vantaggioso comportamento eco-compatibile dei cittadini, che permette di ridurre una fonte potenziale di inquinamento e di abbattere allo stesso tempo i costi della gestione integrata, alcuni comuni in Italia incentivano il compostaggio domestico con degli sconti sulla tassa dei rifiuti.

compostiera in metallo
Costruire una compostiera: indicazioni di tipo generale sulla formazione del compost
E’ innanzitutto necessario, per realizzare qualsiasi tipo di compostiera, creare le condizioni climatiche favorevoli alla decomposizione delle sostanze e alla formazione di un compost di qualità: i materiali scelti, accumulati in un angolo dell’orto o interrati in una buca, dovranno essere regolarmente annaffiati, mescolati e ricomposti.
Per evitare la formazione di odori sgradevoli, prodotti da un’eccessiva presenza d’acqua, che toglie ossigeno ai batteri utili, è necessario adottare sistemi di drenaggio e di areazione consigliati, con l’aggiunta di carta, cartone e segatura.
Dopo qualche mese, ultimato il processo degradativo, la massa sarà divenuta stabile, senza odore e pronta ad essere raccolta nella compostiera.
Tutte le compostiere, fatta eccezione di quelle in plastica, necessitano di un fondo ciottoloso o di legnetti di almeno 20cm di spessore per evitare ristagni d’acqua sul fondo e di essere rivestite nel fondo con una rete metallica a maglia fine, in modo da impedire ad animali come roditori e insetti di introdursi nella compostiere.
La realizzazione di una compostiera autocostruita in legno e metallo: materiale occorrente e procedimento
Tra i procedimenti principali per realizzare una compostiera, c’è quello, molto semplice, il cui risultato finale è una compostiera autocostruita in legno e metallo.
I materiali occorrenti sono una rete metallica verde da recinzioni lunga 5-6 metri ed alta un metro, una rete plastificata fitta, del fil di ferro e una pinza.
Come prima cosa occorre ritagliare lungo l’altezza della rete metallica un metro ed arrotolare la parte più lunga in modo da formare un cilindro. Successivamente, è necessario usare la pinza per fermare la rete con il fil di ferro.
La rete rimasta deve essere tagliata in modo da comporre due cerchi dello stesso diametro di quella arrotolata. Mettere uno dei due cerchi all’interno del cilindro, all’altezza di 50 centimetri dalla base, e l’altro alla base. Dopo aver fermato i due cerchi con del fil di ferro, ricoprire il cilindro con della tela verde traspirante.
L’ultima fase della realizzazione della compostiera prevede la creazione di un’ apertura a forma di sportello nel cilindro, tra la base e la griglia, che servirà a estrarre il composto che, attraverso la griglia, cade dalla compostiera.
Infine, fare un coperchio per la parte superiore del cilindro, fermandolo con dei ganci.
Video come costruire una compostierea
Qui di seguito un video che mostra, conn pochi e semplici passaggi, come costruire una compostiera domestica, da mettere anche nel balcone.
[youtube https://www.youtube.com/watch?v=t9qKXw4C7SM]
Indicazioni utili per una corretta utilizzazione di una compostiera
La compostiera così realizzata deve essere posta abbastanza distante anche se non lontanissima dall’abitazione, sotto un albero o comunque non troppo esposta al sole.
Affinchè il compost domestico raccolto attraverso l’apertura superiore nella compostiera possa avere proprietà nutritive per piante, giardini ed orti, è opportuno scegliere in maniera adeguata i materiali, esclusivamente biodegradabili, che formeranno la miscela di rifiuti organici.
Sono adeguati a questo scopo bucce di frutta, di patate, foglie, piccoli rami, baccelli di fave, gusci d’uova, alimenti vegetali andati a male, pose di caffè, sacchetti per tè e tisane, bucce e torsoli di frutta, fiori appassiti, foglie secche, ciocche di capelli etc tutti raccolti durante la preparazione del cibo o in altri momenti della vita quotidiana. Agli scarti si possono aggiungere tovaglioli, fazzoletti di carta, carta da cucina (escludendo la carta oleata, carta plastificata e quella usata per eliminare l’eccesso d’olio nella frittura). Sono invece da evitare carne, ossa, metalli, plastica, vetro.
E’ utile sapere che nella compostiera non deve essere aggiunta un’eccessiva quantità di materiali come erba, rifiuti di cucina, residui legnosi. In generale, è utile sapere che gli ingredienti umidi devono essere in quantità inferiore rispetto a quelli secchi.
Il materiale introdotto deve essere periodicamente rimosso, per evitare che la sostanza organica marcisca.
Cosa si può mettere nella compostiera: (notizie tratte da link)
– semi di frutta, compresi i gusci della frutta secca (richiedono più tempo, ma aiutano a tenere il cumulo aerato)
– bucce di agrumi (non trattati), in pezzi molto piccoli e sottili
– rami e foglie ben triturati (le foglie basta sbriciolarle una volta secche, i rametti li spezzo oppure li taglio con le forbici, ma senza trituratore restano un po’ grandicelli)
– “erbacce”, possibilmente lasciate seccare un po’ e sbriciolate
– gusci d’uova tritati
– avanzi di cibo cotto (in piccole quantità)
– avanzi di frutta e verdura crude (bucce, semi o altri scarti)
– fiori secchi, compresi quelli tossici
– fondi di caffé, thé oppure tisane (bustine comprese)
– cenere di legna, in piccole quantità
– aghi di pino e foglie di castagno, che però abbassano il ph del compost
– carta, non stampata (o quanto meno in B/N)
– peli
Cosa non si può mettere nella compostiera:
– carne, ossa, pesce e derivati animali (attirano troppa “fauna” indesiderata)
– cibi o materiali unti di olii o grassi
– materiale plastico, tetrapak, carta patinata o plastificata, vetro, ceramica, metalli… insomma, tutto ciò che non è biodegradabile!
– cenere di carbone (non mi chiedete perché)
– tessuti sintetici o tinti
Vantaggi economici derivanti dal compostaggio domestico
Oltre ad aiutare l’ambiente, se si utilizza una compostiera è possibile avere uno sconto sulla tassa dei rifiuti. Lo sconto consiste nel 20% sulla quota variabile della bolletta sui rifiuti.
Il concime naturale realizzato dalla compostierà vi farà inoltre risparmiare, non dovrete più acquistare dei fertilizzanti per il vostro giardino.
Nel seguente video, oltre a illustrare vari aspetti sul compostaggio domestico, troverete degli esempi concreti sul risparmio sulla tassa dei rifiuti.
[youtube https://www.youtube.com/watch?v=t9qKXw4C7SM]
Molto interessante questo articolo! mi chiedo se lo sconto sulla tassa dei rifiuti si può avere in tutti i comuni d’Italia
Articolo molto interessante, ma avrei una domanda da porvi: dopo aver riempito la compostiera, devo aspettare 4-5 mesi prima di estrarre il compost e quindi di inserire altro materiale biodegradabile o posso rimboccare ogni giorno con ulteriori scarti? Perché io pensavo fosse un’operazione continua, nel senso che pensavo utilizzarlo come cestino per i prodotti biodegradabili e quindi dopo ogni pranzo/cena, aggiungere ulteriori scarti. Non è così? attendo risposte.
Si Matteo, teoricamente puoi continuare a cestinare i rifiuti biodegradabili man mano che li produci, l’esempio che è stato riprodotto qui non ha un’apertura alla base, come teoricamente dovrebbe avere, per permettere di prendere il COMPOST (il frutto della decomposizione), e quindi lasciar posto al materiale ancora in via di decomposizione. Puoi trovare on line altri esempi per comprendere al meglio il processo.
Saluti, Andrea
e’ molto benfatto avrei una richiesta , se aggiungo in compostiera olio cotto si trasforma in umus ?
posso mettere aghi di pino nel compost?
Come “per evitare che la sostanza organica marcisca” ?
La sostanza organica *deve* marcire per formare il compost…