Gatto domestico

Gatto domestico

Il gatto, un animale relazionale

Secondo gli etologi, il gatto è un animale solitario, privo dell’esigenza di appartenere a un gruppo organizzato.
D’altra parte il gatto è comunemente ritenuto un animale opportunista, che solitamente non obbedisce e non si affeziona al padrone.
Secondo recenti studi, si tratta solo di un luogo comune: il gatto sarebbe al contrario un animale “relazionale”, bisognoso di instaurare rapporti di affetto e che, entrato a far parte di un gruppo, come la famiglia che lo accoglie, si affeziona ad un individuo, da lui scelto tra gli altri.
Ecco allora una guida che sarà utile per comprendere il comportamento ed imparare ad educare il gatto “casalingo”.

L’adozione e l’accoglienza in casa del gattino: la sistemazione degli spazi

E’ importante innanzitutto adottare un gattino che non abbia meno di due mesi di vita, in modo da non sottrarlo all’educazione impartita dalla madre, fondamentale per un equilibrio e una corretta crescita del piccolo.
Il primo passo da fare per accogliere il gattino adottato nella nostra casa, è rendere quest’ultima a lui familiare: ecco quindi l’importanza di un corretto posizionamento di tutto ciò che farà parte della sua vita quotidiana, dal luogo dove è conservato il cibo a lui destinato alla cassetta igienica, dal so luogo di riposo al graffiatoio.
Più in particolare, è consigliabile preparare nel luogo meno rumoroso della casa due o tre punti dove il nostro gattino potrà attingere per procurarsi i suoi croccantini e l’acqua, che dovrà essere sempre fresca.
Per quanto riguarda le cassette igieniche, ne prepareremo due, entrambe con sabbia semi – agglomerante. E’ importante pulire la lettiera due volte al giorno, senza usare deodoranti o sostanze irritanti.
Prepareremo invece il luogo di riposo per il gattino disponendo pile o copertine di lana in più luoghi della casa, anche se è importante che almeno uno di questi sia nella camera dei padroni, per favorire un intimo contatto dal quale nascerà la relazione preferenziale del gatto con uno di loro.

L’educazione del gattino: a pazienza, il tono della voce e i giochi

L’educazione che il padrone impartirà al gattino richiede innanzitutto moltissima pazienza.
E’ importante insegnare da subito al piccolo quali sono i giusti comportamenti da tenere in casa; non è necessario urlare per farsi capire ed obbedire dal gatto; al contrario, è importante adottare una comunicazione tranquilla, a tratti dolce, come quella della madre.
E’ opportuno parlare da subito al gatto, creando una specie di linguaggio condiviso e comprensibile da entrambi.
Non dobbiamo mai dimenticare che il principale mezzo di comunicazione di quest’ animale è la voce: per questo, il padrone dovrà sempre rispondere al richiamo racchiuso nel miagolio e cercare di capire cosa in quel momento il cucciolo sta cercando di comunicare.
Il gioco è molto importante per il gattino: per questo, è consigliabile usare gli oggetti della casa come strumenti per esercizi di agilità utili non solo a favorire in lui una certa coscienza del proprio corpo e delle proprie capacità, ma anche a instaurare un rapporto confidenziale col padrone.