27 marzo: IV Giornata nazionale della disabilità intellettiva e/o relazionale
E’ il prossimo 27 marzo il giorno dedicato nelle principali piazze italiane ai disabili: giunge infatti alla quarta edizione “Anffas in Piazza – IV Giornata nazionale della disabilità intellettiva e/o relazionale“, la manifestazione nata dall’iniziativa dell’Associazione nazionale famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale.
Roberto Speziale: un’iniziativa che deve sensibilizzare la collettività conducendo ad un necessario cambiamento culturale
Come Roberto Speziale, presidente di Anffas onlus ha spiegato, “la giornata è interamente dedicata a diffondere il nuovo modello di disabilità basato sui diritti umani contenuto nella Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità“.
Il contenuto di quest’ultima “richiede –ha proseguito Speziale – un radicale cambiamento culturale e di approccio, da realizzarsi in attiva sinergia da parte dell’intera collettività“.
E’ proprio a questo scopo che le oltre 240 strutture associative dell’Anffas, presenti in tutta Italia, distribuiranno sia materiale informativo sulle attività dell’Associazione e sui relativi servizi di assistenza che formativo sui temi legati alla disabilità intellettiva e/o relazionale e ai diritti delle persone affette da tali tipi di disabilità. La campagna di sensibilizzazione avrà come destinatari non solo le persone disabili e i loro genitori e familiari, ma anche gli operatori professionali del settore e le Istituzioni.
I cittadini avranno la possibilità di rivolgersi all’Associazione per presentare per via telematica le richieste all’INPS per la valutazione dell’invalidità civile e dell’accompagnamento dei disabili a loro carico.
Per tutti coloro che desiderano maggiori informazioni sulla manifestazione, si rimanda al sito web dell’Anffas.
Sono molto interessato di conoscere dove sono stati ridotti (TAGLIATI)gli accreditamenti alle varie strutture che si occupano dei disabili,dato che da quanto si legge dai giornali è praticamente impossibile avere un informazione certa. Chi dice che ci sono tagli drastici, tali da compromettere il normale funzionamento delle varie strutture; chi,al contrario, afferma che gli accreditamenti sono aumentati, e che nella peggiore delle ipotesi sono rimasti invariati.
E’ arcinoto che la gestione della disabilità è molto diversificata da Regione a Regione,ci sono quelle virtuose e quelle che lo sono meno,ciò che non si comprende è se queste diversità sono solo in funzione delle capacità economiche.
A tal proposito sarei lieto di conoscere la situazione delle Regioni del Veneto e della Toscana.