La domanda è vecchia di sette anni almeno, “che cosa accadde all’edificio 7? Allora qual è la novità ? Che viene rispolverata dal Financial Times, e l’evento è storico; dopo sette anni il più autorevole dei grandi giornali pone la domanda, senza motivi plausibili di rivangare quel momento.Per tutti coloro che non ricordano, o che cercano ancora plausibili spiegazioni sua alcuni o tutti i fatti accaduti quel tragico 11 Settembre, L’edificio 7 fu il terzo grattacielo a sgretolarsi quel giorno.47 piani, facente parte del World Trade Center, crollò senza essere colpito, a velocità  di caduta libera, e nel suo profilo, vale dire perfettamente verticale.Il fatto più strano, rievoca il FT, è che la BBC riferì il crollo dell’edificio 7, mezz’ora prima che avvenisse.La giornalista Jane Standley, alle 16.45, in diretta annunciò il crollo dell’edificio, e dietro di lei, sullo sfondo, si vedeva l’edificio 7 ancora in piedi. Crollò dopo 26 minuti.Per il video ripreso su YouTube, il sito della BBC è stato comprensibilmente bombardato di domande, ed accuse. Il Financial Times ricorda “inquilini interessanti” dell’edificio 7, per la maggior parte affittato alla banca Solomon Brothers, ma 9° e 10° piano erano occupati dal secret service.I tre piani superiori erano occupati dalla SEC, ente di controllo della borsa.Secondo il New York Times, l’edificio ospitava anche un ufficio segreto della CIA, con il compito di spiare e reclutare diplomatici stranieri delle Nazioni Unite. La perdita della stazione avrebbe messo in crisi le operazioni di intelligence, la CIA avrebbe condiviso un piano con il Dipartimento Difesa e con il servizio tributario nazionale.Il quotidiano Londinese butta lì una frase: “Il crollo dell’edificio ha anche spazzato via l’Ufficio per la Gestione dell’Emergenza del comune di New York”, voluto dal sindaco Rudolph Giuliani per il timore di un attacco all’antrace sulla città  da parte di…Saddam Hussein.Era resistente agli aggressivi chimici e biologici, alle bombe e proiettili d’artiglieria, un vero e proprio bunker, corazzato ed autosufficiente, con generatori di elettricità , una scorta d’aria propria, riserva di acqua potabile, super sicuro insomma; tranne un “piccolo dettaglio.” I primi 5 piani dell’edificio 7 erano occupati da una sotto-stazione dell’elettricità  di NY, con colossali trasformatori ed un serbatoio da 42.000 galloni di gasolio, praticamente una enorme bomba, un po’ strano mettere un bunker proprio lì sopra.Secondo i complottisti tale bunker fu la cabina di regia degli eventi di quel giorno, da lì dentro senza timore di subire danni a causa del crollo delle torri si poteva orchestrare ed osservare tutto.Nel bunker ci sarebbe stato addirittura un radiofaro che guidò gli aerei che colpirono le torri, il Volo 11 passò direttamente sopra l’edificio 7, il Volo 175 vi era diretto ma incontrò la Torre Sud….

torri-gemelle-edificio-7

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Il NIST (ente governativo che ha preteso di spiegare il collasso delle Torri come conseguenza dell’impatto degli aerei, escludendo ogni mistero) ha un’ipotesi di  lavoro: «Il fuoco o macerie infiammate staccatesi dalla Torre Nord hanno danneggiato una colonna critica per il sostegno del tetto di 2 mila metri quadri. I piani sottostanti sono stati incapaci di redistribuire il peso e la struttura è caduta su se stessa. Il fatto che il collasso sia stato causato da un danno interno spiegherebbe l’apparenza di demolizione controllata, con un campo di caduta piccolo»Ecco perché, a cose fatte sarebbe crollato, senza motivo l’edificio 7, per farlo sparire, e con esso ogni prova.Nonostante l’immensa mole di notizie, materiale, interviste, ecc. è ancora piuttosto difficile credere che un grattacielo colpito lateralmente da un aereo crolli verticalmente dentro il suo perimetro, nonostante questo i “debunker” dicono che può accadere. Una volta forse, ma due? Anzi tre considerando anche l’edificio 7? La sorte, o malasorte, è cieca, ma quando è ripetitiva i dubbi sono d’obbligo.