impianto fotovoltaico


Dopo l’annuncio di qualche tempo fa è ora di passare ai fatti. A sud della provincia di Latina verrà realizzata una centrale solare che produrrà energia elettrica da fonti rinnovabili, grazie ad una tecnica innovativa di cui l’Enea è leader in Europa e proprietaria del brevetto.

L’impianto in questione è un fotovoltaico che occuperà una superficie di cento ettari e sarà in grado di produrre energia elettrica dal sole per 25-30 megawatt all’anno in maniera costante, grazie ad una serie di tubi che sopportano elevatissime temperature.

“Quello delle interruzioni – dice Mauro Vignolini, responsabile Enea del progetto solare termodinamico – è uno dei problemi delle fonti energetiche rinnovabili. L’energia termica raccolta produce vapore ad alta pressione che, convogliato nelle turbine della centrale, incrementa la produzione di energia elettrica”, riducendo il consumo annuo di combustibili fossili con un risparmio di 2.600 tonnellate di petrolio e di emissioni di anidride carbonica per 8.000 tonnellate l’anno.

Sarà un impianto industriale in piena regola di cui Priolo (in provincia di Siracusa), che produrrà 5 megawatt ed è in fase di completamento, è il prototipo. Due anni e mezzo dovrebbero bastare per la realizzazione dell’opera, importante anche come modello esportabile nei paesi del Mediterraneo. Infatti c’è già Terna pronta ad investire (TERNARete Elettrica Nazionale S.p.A. è la società responsabile in Italia delle attività di trasmissione e dispacciamento dell’energia elettrica sulla rete ad alta e altissima tensione ed anche il principale proprietario della Rete di Trasmissione Nazionale (RTN), con circa il 98% delle infrastrutture. Il compito di Terna è gestire in sicurezza, 24 ore su 24, per 365 giorni l’anno, la trasmissione dell’energia elettrica in tutta Italia garantendo l’equilibrio tra l’energia richiesta e quella prodotta e la copertura del fabbisogno nazionale).

“Produrre in una zona desertica energia dal sole fa sì che il deserto diventi produttivo di un bene esportabile, l’energia. Tutto il mondo lavora in questa direzione, la tecnologia come spinta all’economia e all’impresa per una competizione vincente”, dice il professor Luigi Paganetto presidente di Enea. A siglare il protocollo anche i presidenti della Regione Lazio, di Confindustria Lazio Piero Marrazzo e Maurizio Stirpe. Entro tre mesi verrà predisposto lo studio di fattibilità per la definizione della tipologia e della taglia dell’impianto e per il reperimento dei finanziamenti.

Costo previsto 150 milioni di euro, a cui dovrebbero concorrere privati, istituti di credito, la Banca europea per gli investimenti e la Regione. “Un momento importante per la Regione, che segna un salto di qualità” per l’assessore Filiberto Baratti. “Il Lazio, la regione delle energie rinnovabili”, secondo Marrazzo che ricorda i 5 milioni di euro stanziati a favore di centrali termodinamiche.

“Ma questo è il punto di partenza, non di arrivo“, ricorda l’ingegner Filippo Tortoriello, responsabile energia e ambiente di Confindustria. L’intenzione è di lanciare una sfida tecnologica al sistema Europa, “contro Francia, Germania e Spagna, una sfida internazionale che si può vincere”. E come valore aggiunto annuncia la creazione di un “Museo dell’energia per le fonti rinnovabili” e l’utilizzo delle acque calde prodotte in abbondanza dalla centrale per una piscina a disposizione dei cittadini.